Già questa mattina, diversi media francesi avevano parlato della decisione francese di rafforzare il dispositivo aereo in Medio Oriente per contrastare i jihadisti dell'Isis e sostenere dall'alto le operazioni dell'esercito nazionale iracheno e i peshmerga curdi.
La Francia ha intanto effettuato nuovi raid aerei contro le posizioni dell'Isis. In particolare, il ministero della Difesa di Parigi, ha rivelato che i Rafale francesi sono nuovamente intervenuti nella notte tra ieri e oggi per rompere l'assedio di Kirkuk in Iraq.
E il l premier transalpino Manuel Valls ha detto che i francesi "coinvolti nel fenomeno" dell'integralismo jihadista dello Stato islamico sono "oltre un migliaio", e tra questi "una cinquantina" sono morti in Siria. "Sfortunatamente - ha aggiunto - non siamo sorpresi di scoprire che dei francesi o residenti in Francia si trovano al centro di queste cellule e partecipano a questa barbarie".
Ma la leader del Front National, Marine Le Pen, stima in circa 4.000 il numero di cittadini francesi partiti a fare la Jihad, citando cifre non confermate delle autorità transalpine. "Secondo i servizi francesi di intelligence, oggi ci sono 4.000 francesi partiti a fare la jihad. Non mille: quattromila", ha affermato Le Pen, intervistata da Sud Radio. Quanto ai cittadini esclusivamente francesi, vale a dire che non hanno la doppia nazionalità, "ce ne possono essere" - ha osservato Le Pen - ma "il loro numero resta marginale rispetto ai dati che ho avuto dai servizi di intelligence e dell'antiterrorismo".
Per Le Pen, "tra questi quattromila francesi, l'immensa maggioranza è di doppia nazionalità. Per questo - dice - potremmo togliere loro la nostra nazionalità, e almeno non dovremo vederli tornare sul nostro territorio". Quanto agli altri, ha continuato, "se tornano non c'è problema: prigione a vita".
Secondo il procuratore di Parigi, François Molins, circa 1.132 francesi sono coinvolti nelle filiere jihadiste in Siria.
Per lui, 376 sono presenti in Siria e in Iraq. Secondo un recente studio, si tratta di una popolazione giovane ed eterogenea, in maggioranza proveniente da famiglie immigrate, ma con una parte importante di convertiti (20%). (ANSAmed) .