Francia e Italia hanno voluto mostrare la loro sovranita' nel Mediterraneo dopo le primavere arabe - ha detto Withol de Wenden - Inoltre, e' aberrante continuare a seguire la strada sbagliata anche in tema di asilo seguendo la regola della convenzione di Dublino per cui un rifugiato deve rimanere nel primo Paese in cui mette piede. Questo rovina la possibilita' di inserimento di molte persone". A Withol de Wenden ha fatto eco Joaquin Arango, docente all'Universidad Complutense Madrid, che si e' detto convinto che vada sostenuta "l'idea di aprire fronti africani per chiedere asilo prima di partire".
Secondo Ferruccio Pastore, direttore del Fieri, centro studi sulle migrazioni di Torino, invece, "l'Europa dovrebbe puntare maggiormente sulla politica estera, stringere relazioni con i Paesi di provenienza dei migranti e sostenere i Paesi che in questo momento accolgono il maggior numero di rifugiati in arrivo dalla Siria e dall'Eritrea, ad esempio il Libano".
Pastore, come altri, ha anche sottolineato che "l'operazione Triton non potra' sostituire Mare Nostrum e che la politica migratoria europea e' parziale e incompleta". Piu' dura e' stata l'analisi di Raimondo Cagiano de Azevedo, docente di demografia all'Università di Roma La Sapienza. Per il professore "non esiste alcuna politica europea sulla migrazione, anche se dal 1964 il tema e' all'ordine del giorno di tutti i capi di stato".
"Inoltre - ha aggiunto - Triton e Mare Nostrum non sono il problema. La vera domanda e': come ridurre il traffico illegale nel Mediterraneo?".
Cormac O'Grada, professore ordinario all'University College di Dublino ha portato l'attenzione sulle percezioni errate diffuse in tema di migrazione, offrendo a Enrico Pugliese, docente di sociologia all'Università di Roma La Sapienza, la possibilita' di ricordarci che "50 anni fa quando si trattava il tema non si parlava mai di delinquenza, invasioni, confini, ma solo di come integrare e far star bene i migranti. Oggi invece l'attenzione sembra essere solo su come far star male i migranti".(ANSAmed).