Nella lotta alla radicalizzazione dei giovani islamici e al terrorismo, "la scuola non può fare tutto, ma è un elemento essenziale", ha detto Valls. "La laicità deve imporsi dappertutto, perché permette la fraternità e permette a ciascuno di vivere insieme", ha aggiunto il premier, sottolineando che "la scuola deve fabbricare l'uguaglianza per tutti, bisogna lanciare la sua rifondazione". A tale scopo, Valls ha indetto per il 9 febbraio, insieme ai ministri dell'Interno e dell'Istruzione, una conferenza dedicata agli attori dell'educazione, per elaborare i metodi di insegnamento di valori come il rifiuto di razzismo e discriminazione, l'uguaglianza tra uomo e donna, il rispetto e la laicità.
E' stata decisa inoltre l'istituzione di una "giornata della laicità" che verrà celebrata ogni 9 dicembre nelle scuole di Francia. La data scelta, ha spiegato Belkacem, è in riferimento al 9 dicembre 1905, giorno in cui venne adottata la legge francese sulla separazione tra Stato e Chiesa. Il ministro dell'Istruzione ha anche annunciato che una "Carta della laicità verrà firmata" all'inizio di ogni anno scolastico. Mentre ci saranno "1.000" formazioni "sulla laicità e l'insegnamento morale e civico". "La trasmissione della conoscenza è il miglior modo per combattere l'oscurantismo", ha sottolineato il ministro, annunciando la creazione di un "percorso educativo civico" dalle elementari al liceo. Belkacem ha quindi deplorato "la disinformazione", le "teorie del complotto", il "sospetto generalizzato", veicolati ai giovani dai "social network". Come anche il "ripiegamento identitario" di chi volta le spalle ai grandi valori della nazione.(ANSAmed).