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La Napoli "europea" di Murat in mostra a Palazzo Reale

Ricordato decennio napoleonico

18 maggio, 18:02

Un immagine del Palazzo Reale a Napoli Un immagine del Palazzo Reale a Napoli

(ANSAmed) - NAPOLI, 18 MAG - L'introduzione del codice napoleonico, le grandi opere urbane come la costruzione del Ponte della Sanità, la lungimiranza nell'istituzione della prima facoltà di ingegneria d'Europa. Sono molti i motivi per cui il breve ma intenso regno di Giacchino (Joachim, il nome originale) Murat viene ricordato a Napoli che da oggi ne celebra il bicentenario della morte, avvenuta con la fucilazione a Pizzo Calabro, con una grande mostra a Palazzo Reale e una serie di eventi collaterali. "A passo di carica" è il titolo dell'esposizione che si inaugura oggi alle 17 e resterà aperta fino al 31 ottobre, realizzata dal Polo museale regionale della Campania e la Soprintendenza belle arti e paesaggio per il comune e la provincia di Napoli, d'intesa con l'Ambasciata di Francia a Roma, il Consolato francese a Napoli e il Comitato nazionale per le celebrazioni del Decennio francese.

La mostra ricorda il settennato (1808-1815) del cognato di Napoleone nella capitale Regno delle Due Sicilie, concluso con il ritorno dei Borbone, un breve, periodo in cui però Murat riuscì a lasciare il segno, gettando le baso della nascita della Napoli moderna, trasformando un Regno attardato in strutture sociali e civili superate in una nazione che assorbì in pieno la modernizzazione frutto della bufera rivoluzionaria. Napoli, ridisegnata dai progetti e dalle trasformazioni urbanistiche volute dal giovane e dinamico sovrano, assunse il volto di una capitale all'avanguardia in Europa, una vocazione che conserva ancora oggi dome emerge dalla collaborazione italo-francese, da cui nasce la mostra. Fulcro della mostra è il Palazzo Reale, con i suoi ambulacri degli appartamenti reali, il salone d'Ercole, le stanze private che, come lo studio di Murat da poco restaurato, recano le tracce più evidenti del sovrano napoleonide. Tema ricorrente dell'allestimento è la tenda da campo, simile a quella che Murat fece costruire sulla terrazza del Belvedere del Palazzo per mantenere vivo il ricordo delle origini militari delle nuove dinastie regali imposte da Napoleone in gran parte dei regni d'Europa.

Oltre 150 i pezzi in mostra, in parte provenienti dalle collezioni di musei francesi, esposti per la prima volta in Italia grazie al partenariato con la Francia, come la spada a lama ricurva, quasi in forma ottomana, che Murat impugna nella campagna d'Egitto o la spada cerimoniale da "Maresciallo dell'Impero". Inoltre oggetti raffinati, porcellane, miniature, dipinti, incisioni - dal Musée de l'Armée, dalla Fondation Napoleon di Parigi, dal Museo Napoleonico di Roma - che documentano il gusto sontuoso di quegli anni, ormai lontano dalle abitudini spartane e dai pericoli della guerra. Opere che consentono di ricostruire e rivivere le imprese di un uomo che, con un gesto estremo di coraggio, alla caduta di Napoleone proverà a riconquistare da solo un Regno perso sul tavolo da gioco della diplomazia europea.

All'inaugurazione ci saranno Luciano Garella, sorpintendente alle Belle Arti e Paesaggio di Napoli; Mariella Utili, direttore del Polo Museale Regionale della Campania; Rosanna Cioffi,presidente del Comitato Nazionale per le celebraziomi del decennio francese; e Christian Thimonier, console generale di Francia a Napoli. (ANSAmed).

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