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Turchia: Gulen, se condannato tornerò a scontare pena

Accusato da Ergodan chiede commissione indipendente su golpe

12 agosto, 16:46

(ANSAmed) - PARIGI, 12 AGO - "Auspico che tutti i colpevoli (del tentato golpe in Turchia, qualunque sia la loro affiliazione, siano condannati alle pene che meritano nell'ambito di un processo equo", ma per questo occorre "la creazione di una commissione indipendente internazionale".

Lo scrive il dissidente turco Fetullah Gulen, in un lungo intervento sul giornale francese Le Monde, impegnandosi a rientrare in Turchia e scontare la sua pena se dovesse essere riconosciuto colpevole.

"Lancio un appello al potere turco e gli prometto una collaborazione totale - afferma Gulen - Chiedo che una commissione internazionale indipendente conduca le indagini su questo tentativo di golpe. Se un decimo delle accuse dirette contro di me saranno confermate, mi impegno a tornare in Turchia e a subire la pena più grave". Ma, spiega, "dall'ottobre 2014, il sistema giudiziario è sotto la tutela del potere. La probabilità di ottenere un processo equo è dunque quasi nulla".

E bacchetta "il potere" in Turchia per aver deciso di "incriminare e punire collettivamente migliaia di simpatizzanti di Hizmet", il partito da lui guidato. Gulen torna inoltre a difendersi dall'accusa di essere stato l'ispiratore del mancato golpe, respingendo "categoricamente" le accuse e rimarcando che "la celerità con cui il colpevole è stato annunciato, mentre nessun dettaglio e nessuna motivazione erano state trovate, suscita interrogativi". "Al contrario - aggiunge Gulen - se dei militari che si dicono simpatizzanti di Hizmet sono stati parte di questa congiura, lo dico senza scrupoli, sono dei felloni che hanno scosso l'unità e l'integrità del Paese, degli individui che hanno tradito il mio ideale e hanno fatto centinaia di migliaia di vittime". Ma questo non può essere una ragione per condannare l'intero movimento, argomenta. (ANSAmed).

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