(ANSAmed) - IL CAIRO, 19 SET - L'inviato Onu per la Libia
Martin "Kobler si è immischiato in questioni delicate che non lo
riguardano come capo della missione Onu, come la sua richiesta
di incontrarmi per discutere del ruolo dell'esercito. Il nostro
tempo è prezioso e non possiamo perderlo in discussioni
inutili". Lo ha affermato il generale libico Khalifa Haftar,
comandante delle forze armate legate a Tobruk, in un'intervista
al giornale egiziano Al Ahram.
Il generale ha tuttavia espresso il suo pieno rispetto
dell'Onu e del segretario generale delle Nazioni Unite.
Haftar ha poi giustificato il recente blitz nella Mezzaluna precisando che "le forze armate non potevano rimanere inermi di fronte alle milizie che dominavano le ricchezze e l'economia del Paese". "I Paesi stranieri che ci hanno criticato - ha aggiunto - hanno compreso male quello che accadeva e hanno avuto paura per i loro interessi economici e piani politici".
Poi ha annunciato che "Bengasi sarà liberata dal terrorismo".
"L'Egitto e la Francia aiutano l'esercito libico fornendo informazioni dei servizi segreti sui luoghi dei terroristi.
L'intervento di Parigi è recente e limitato".
Quanto alla capitale Tripoli, sarà liberata da milizie e bande "senza spargimento di sangue - ha aggiunto - è il nostro prossimo obiettivo". "Tripoli è dominata da milizie e bande, la situazione nella capitale è brutta su tutti i punti di vista ed i suoi abitanti vivono una vita miserabile, con l'assenza dello Stato, mancanza di servizi e libertà di espressione. La situazione esploderà prima o poi".
Il generale ha infine criticato la decisione presa dalle milizie libiche (legate al governo di unità di Tripoli) di entrare a Sirte per liberarla dall'Isis senza essersi coordinate con l'esercito libico, che invece aveva dei piani per assaltare la città e aveva già dispiegato unità militari in previsione di un attacco". Le sue forze - ha aggiunto - hanno "congelato" tale operazione, ma "seguono da vicino" quanto sta accadendo a Sirte.
(ANSAmed).
Haftar ha poi giustificato il recente blitz nella Mezzaluna precisando che "le forze armate non potevano rimanere inermi di fronte alle milizie che dominavano le ricchezze e l'economia del Paese". "I Paesi stranieri che ci hanno criticato - ha aggiunto - hanno compreso male quello che accadeva e hanno avuto paura per i loro interessi economici e piani politici".
Poi ha annunciato che "Bengasi sarà liberata dal terrorismo".
"L'Egitto e la Francia aiutano l'esercito libico fornendo informazioni dei servizi segreti sui luoghi dei terroristi.
L'intervento di Parigi è recente e limitato".
Quanto alla capitale Tripoli, sarà liberata da milizie e bande "senza spargimento di sangue - ha aggiunto - è il nostro prossimo obiettivo". "Tripoli è dominata da milizie e bande, la situazione nella capitale è brutta su tutti i punti di vista ed i suoi abitanti vivono una vita miserabile, con l'assenza dello Stato, mancanza di servizi e libertà di espressione. La situazione esploderà prima o poi".
Il generale ha infine criticato la decisione presa dalle milizie libiche (legate al governo di unità di Tripoli) di entrare a Sirte per liberarla dall'Isis senza essersi coordinate con l'esercito libico, che invece aveva dei piani per assaltare la città e aveva già dispiegato unità militari in previsione di un attacco". Le sue forze - ha aggiunto - hanno "congelato" tale operazione, ma "seguono da vicino" quanto sta accadendo a Sirte.
(ANSAmed).
