(ANSAmed) - PARIGI, 17 GEN - Francois Hollande ha ricevuto
oggi all'Eliseo l'Alto commissario Onu per i rifugiati, Filippo
Grandi. Nel corso della riunione, il presidente francese ha
garantito il "legame indefettibile della Francia al diritto
d'asilo" e ha assicurato la sua "determinazione a onorare
l'insieme degli impegni assunti per aiutare le popolazioni
mondiali vittime di persecuzioni, di guerre e terrorismo".
In particolare, ha continuato il presidente, Parigi intende "rispettare lo sforzo da 200 milioni di euro per il periodo 2016-2018 a favore dei rifugiati, per le agenzie delle Nazioni Unite e dei Paesi vicini della Siria più esposti, in particolare, il Libano". A Parigi i due hanno inoltre fatto il punto sulla risposta internazionale ed europea per garantire gli obblighi in materia di accoglienza e gestire i flussi in modo più efficace. Hollande - puntualizza l'Eliseo - ha "confermato che la Francia assume tutto il suo ruolo nella realizzazione degli obiettivi europei di ripartizione e collocamento dei rifugiati, nello spirito di responsabilità e solidarietà che ha segnato l'Europa dall'inizio della crisi". Evocate, tra l'altro, la situazione in Africa, in particolare nella regione del lago Ciad, ma anche in Centrafrica e Sudan. Entrambi hanno "insistito sulla necessità di consacrare maggiori mezzi per lo sviluppo dei Paesi più vulnerabili e chiesto la piena mobilitazione degli strumenti europei".(ANSAmed).
In particolare, ha continuato il presidente, Parigi intende "rispettare lo sforzo da 200 milioni di euro per il periodo 2016-2018 a favore dei rifugiati, per le agenzie delle Nazioni Unite e dei Paesi vicini della Siria più esposti, in particolare, il Libano". A Parigi i due hanno inoltre fatto il punto sulla risposta internazionale ed europea per garantire gli obblighi in materia di accoglienza e gestire i flussi in modo più efficace. Hollande - puntualizza l'Eliseo - ha "confermato che la Francia assume tutto il suo ruolo nella realizzazione degli obiettivi europei di ripartizione e collocamento dei rifugiati, nello spirito di responsabilità e solidarietà che ha segnato l'Europa dall'inizio della crisi". Evocate, tra l'altro, la situazione in Africa, in particolare nella regione del lago Ciad, ma anche in Centrafrica e Sudan. Entrambi hanno "insistito sulla necessità di consacrare maggiori mezzi per lo sviluppo dei Paesi più vulnerabili e chiesto la piena mobilitazione degli strumenti europei".(ANSAmed).
