PARIGI - Dopo l'Italia anche lo Stato francese, in cooperazione con diverse associazioni tra cui Secours Catholique e la comunità di Sant'Egidio, apre un "corridoio umanitario" tra il Libano e la Francia per garantire l'accoglienza dei rifugiati dal conflitto siriano.
L'accordo per l'arrivo sul territorio francese di 500 rifugiati è stato firmato oggi alla presenza del presidente Francois Holland, e consentirà agli sfollati presenti nei campi profughi al confine tra Siria e Libano di avere un visto d'asilo per la Francia. Trasferiti in Francia per via aerea, i profughi siriani otterranno lo status di rifugiati.
"L'indifferenza è il nostro principale avversario quando c'è una situazione di crisi", ha detto Hollande. Ma "peggio ancora che l'indifferenza c'è l'intolleranza, che consiste nel non voler accogliere e premere sulle paure per impedire la solidarietà". "La Francia - ha ricordato Hollande - è il secondo Paese a creare questi corridoi umanitari dopo l'Italia". "I nostri servizi si recheranno in Libano per prendere contatto con i rifugiati che rispondono alle condizioni", ha continuato il presidente, aggiungendo: "Le popolazioni vengono a proteggersi sul nostro continente, semplicemente per vivere, sopravvivere". "Abbiamo un impegno morale e giuridico con la nostra costituzione. E' anche un dovere d'umanità", ha concluso.
Ora la speranza è che dopo Italia e Francia anche altri Paesi europei possano prendere l'esempio.