La due giorni di lavori a 28, che vede il debutto del presidente francese Emmanuel Macron e del premier irlandese Leo Varadkar, prenderà il via nel pomeriggio, con una discussione sui progressi nelle cooperazioni rafforzate nella difesa. Ben più spinosi si annunciano invece i dibattiti su migrazione, trasloco delle agenzie Ue dal Regno Unito per la Brexit, e lo 'scudo' immaginato da Italia, Francia e Germania per proteggere i settori industriali Ue chiave dalla concorrenza sleale di alcuni prodotti provenienti da Paesi come la Cina. Il dibattito sulla crisi dei migranti - sul quale Juncker e il presidente del Pe Antonio Tajani sono tornati a incalzare i leader europei - è invece stato fissato per domani.
Gli ultimi dati rivelano che già nei primi sei mesi dell'anno c'è stato "un aumento del 26% nel numero di arrivi illegali di migranti prevalentemente economici in Italia" e "1.900 sono morti in mare", evidenzia il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk nella sua lettera ai leader, in cui sollecita maggiori sforzi. Il punto chiave saranno le nuove risorse da destinare al programma di formazione della Guardia Costiera libica per i campi dei migranti in Libia e per far funzionare i programmi di ritorno assistito gestiti dall'Oim e Unhcr.
Ma l'Italia chiederà anche di superare l'automatismo secondo il quale tutti i migranti che vengono salvati nel Mediterraneo centrale sono trasportati sulle sue coste, domandando che anche altri Paesi Ue della sponda Nord facciano la loro parte. E farà pressing affinché la Commissione europea studi "soluzioni" ponte per alleviare il carico degli arrivi, come ad esempio un nuovo meccanismo di 'relocation', con maglie più blande per determinare il bacino di richiedenti asilo da trasferire verso altri Stati membri Ue. (ANSAmed).