Al termine di settimane ad altissima tensione, sul filo di uno scontro ormai aperto fra il presidente e gli esperti, che gridavano alla catastrofe sanitaria, Macron ha deciso di estendere il protocollo "rinforzato" dell'Ile-de-France e degli altri 18 territori a tutto il Paese. Niente lockdown, una parola ormai bandita dal vocabolario di Macron e di tutti i componenti del governo, perché si potrà continuare a uscire tutto il giorno, senza autocertificazione, a patto di evitare assembramenti. Ma dalle 19 alle 6 scatterà il coprifuoco in tutto il Paese, gli esercizi commerciali non essenziali resteranno chiusi così come bar e ristoranti ormai con le saracinesche abbassate dal 29 ottobre. Si potrà uscire di casa, ma con il limite di non allontanarsi oltre i 10 km, con l'eccezione del weekend di Pasqua, dove tutti potranno spostarsi tra le regioni se vorranno portare i bambini dai nonni e lasciarli un mese con loro.
Macron non ha nascosto la realtà, quella di "un'epidemia nell'epidemia" con il dilagare delle varianti, "più contagiose e letali". Ma "dobbiamo resistere", ha aggiunto, lanciando un appello alla "mobilitazione generale" per il mese di aprile. Un mese in cui la Francia si gioca tutto: scuole chiuse per una settimana in dad, poi due settimane di vacanze pasquali, quindi rientro in classe per materne ed elementari il 26 aprile, con medie e licei ancora 7 giorni con le lezioni a distanza. Per le università, l'attuale giorno di presenza ogni settimana, in vigore attualmente, è stato confermato.
Due gli annunci di rilievo sugli strumenti per l'emergenza: i letti in terapia intensiva verranno aumentati dal livello attuale - meno di 7.000 - a 10.000. E i vaccini, che dovranno avere un'accelerazione decisiva: dosi per tutti gli over 60 a partire dal 16 aprile, poi dal 15 maggio a tutti gli over 50. Da metà giugno toccherà a chi ha meno di 50 anni ed "entro la fine dell'estate - ha sottolineato il presidente - tutti i francesi maggiorenni che vorranno potranno essere vaccinati". (ANSAmed).