"Con due guerre perdute e una crisi finanziaria provocata, l'America non e' libera di fare la politica estera che vuole ed e' molto probabile che Obama lo sappia", ha sottolineato l'editorialista del Corriere della Sera, Sergio Romano.
In particolare, di fronte alle situazioni siriana e iraniana "gli Usa - ha osservato - non possono provocare una nuova guerra e devono evitare di farsi trascinare in un conflitto da qualche loro alleato, come Israele".
Insomma, "la priorita' di Obama - ha affermato Romano - sara' la politica interna, non quella estera". Una diagnosi cui si affianca quella di Vittorio Emanuele Parsi, professore di relazioni internazionali all'universita' Cattolica: "la capacita' occidentale di influire sulla situazione mediterranea e mediorientale - ha detto - e' molto bassa. In queste regioni il ruolo americano sara' piu' difficile da esercitare, e' finita l'epoca in cui noi potevamo condizionare a piacimento gli eventi".(ANSAmed).