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Mo: analisti, Obama avra' difficolta' politica estera area

Forum Milano su rapporti Usa-Mediterraneo dopo rielezione

14 novembre, 11:57

(ANSAmed) - MILANO, 14 NOV - L'America del secondo mandato di Obama "avra' grosse difficolta' a esercitare una leadership" in politica estera e in particolare nello scenario mediorientale e mediterraneo e il suo principale obiettivo in tal senso sara' "evitare un nuovo conflitto": e' l'opinione comune di analisti e esperti riuniti martedì a Milano in una tavola rotonda intitolata 'Mediterraneo Europa Stati Uniti. Dopo la rielezione di Obama' e organizzata dal Cipmo (Centro italiano per la pace in Medio Oriente).

"Con due guerre perdute e una crisi finanziaria provocata, l'America non e' libera di fare la politica estera che vuole ed e' molto probabile che Obama lo sappia", ha sottolineato l'editorialista del Corriere della Sera, Sergio Romano.

In particolare, di fronte alle situazioni siriana e iraniana "gli Usa - ha osservato - non possono provocare una nuova guerra e devono evitare di farsi trascinare in un conflitto da qualche loro alleato, come Israele".

Insomma, "la priorita' di Obama - ha affermato Romano - sara' la politica interna, non quella estera". Una diagnosi cui si affianca quella di Vittorio Emanuele Parsi, professore di relazioni internazionali all'universita' Cattolica: "la capacita' occidentale di influire sulla situazione mediterranea e mediorientale - ha detto - e' molto bassa. In queste regioni il ruolo americano sara' piu' difficile da esercitare, e' finita l'epoca in cui noi potevamo condizionare a piacimento gli eventi".(ANSAmed).

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