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Papa in Terrasanta: ministro Israele, Bergoglio amico ebrei

Uzi Landau, non tollereremo alcun disordine durante la visita

23 maggio, 10:53

(di Massimo Lomonaco) (ANSAmed) - TEL AVIV, 23 MAG - ''Papa Francesco e' un vero amico del popolo ebraico e del nostro Stato. La sua visita ha un immenso valore per Israele''. Uzi Landau, ministro del turismo di Israele non nasconde l'importanza dell'arrivo di Bergoglio, in partenza domani per la Terrasanta.

''Non solo - ha detto in un'intervista all'ANSA - per la sua importante guida ed autorita' nel mondo cristiano cattolico, ma anche per il suo personale, unico e altamente apprezzato stile con il quale assolve i suoi compiti''. Un carisma gia' di per se' garante del ''successo'' del suo viaggio al quale, tuttavia, Israele - parola del ministro - contribuira' con tutte le forze per avere il riscontro che deve.

Il papa sarà domenica 25 in Israele, dove il programma prevede una tappa al Sacrario della Memoria Yad Vashem, accompagnato dal presidente Shimon Peres, e l'incontro con alcuni sopravvissuti della Shoah; una preghiera al Muro del Pianto, dove infileraà un biglietto tra le pietre; una passeggiata alla Spianata delle Moschee e una visita alla cupola della Roccia.

Landau e' anche consapevole che gli ultimi episodi anticristiani ad opera di estremisti ebrei - i cosiddetti ''prezzo da pagare'' - hanno preoccupato la comunita' cristiana del paese, sollevando proteste e timori. ''Il governo israeliano - sottolinea senza esitazioni - giudica coloro che danneggiano i luoghi santi come criminali. E li trattera' con tutta la forza della legge''. Poi ammonisce: ''non tollereremo alcun disordine durante la visita del papa o in seguito''.

''Lo stato di Israele - incalza - e', e sempre sara', un posto sicuro per i credenti di tutte le religioni. Sin dalla sua nascita, come e' scritto nella nostra Dichiarazione di Indipendenza, Israele si basa sul valore universale della liberta' di religione come massima priorita'. E' con questa ottica che ci prendiamo cura dei luoghi sacri alla religione cristiana e garantiamo ai fedeli di ogni credo di praticare liberamente in ossequio al proprio culto''.

''Israele - spiega con forza Landau - e' un posto sicuro e libero per i cristiani e tale sara' sempre''.

Del resto, come effetto della visita del papa si attende un aumento del 10% nell'arrivo dei turisti cristiani in Israele.

''E' di grande importanza per noi che tutte le fedi cristiane sappiano - dice ancora Landau - che lo stato israeliano e il ministro del turismo lavorano per preservare la tradizione del pellegrinaggio accogliendo i pellegrini da tutto il mondo.

Abbiamo investito - spiega - risorse significative nel conservare e nel preservare i luoghi santi in Israele e assicurare la liberta' di fede per tutti. Il nostro compito e' di rendere possibile ad ogni cristiano nel mondo che voglia visitare la Terra Santa di poter realizzare il suo sogno''.

Landau non dimentica poi l'Italia, il cui turismo religioso e' il forte tra i paesi europei e il piu' grande tra i paesi cattolici del mondo: ''vi ringraziamo - conclude - della scelta di visitare Israele e vi accogliamo a braccia aperte. E ci auguriamo che continuate ad essere i primi in questo settore''.

(ANSAmed).

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