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Sudan sollecita Egitto a rientrare nel 'Bacino del Nilo'

In aumento tensioni per sfruttamento risorse idriche

20 giugno, 16:31

(ANSAmed) - IL CAIRO, 20 GIU - Il Sudan ha chiesto all'Egitto di rientrare a far parte della 'Iniziativa del Bacino del Nilo' (Nbi), organismo costituito nel 1999 tra dieci Paesi rivieraschi del grande fiume, dal quale il Cairo si ritirò nel 2010 temendo di essere costretto a ridurre il proprio utilizzo di quella risorsa. In quell'anno Etiopia, Kenya, Uganda, Ruanda e Tanzania firmarono un Accordo Quadro di Cooperazione per la ridistribuzione delle risorse idriche. "La reintegrazione del seggio egiziano vuoto - ha dichiarato il ministro delle Risorse idriche ed elettriche del Sudan, Abdallah Salim nell'incontro annuale dei ministri dei Paesi sottoscrittori - servirà a consolidare i nostri vantaggi e la nostra integrità regionale". Anche il Sudan si era ritirato dalla Iniziativa del Bacino del Nilo, fortemente voluta dalla Banca Mondiale, ma vi era rientrato l'anno scorso, così come ha fatto il più recente Stato africano, il Sud Sudan.

In seguito all'Accordo Quadro di Cooperazione, sottoscritto poi anche dal Burundi ma non ancora dalla Repubblica Democratica del Congo, l'Etiopia ha avviato la costruzione di un grande diga idroelettrica sul corso del Nilo Blu, copioso affluente in terra etiopica del Nilo Bianco, che secondo i politici egiziani ridurrebbe di molto le risorse a disposizione del Paese delle Piramidi, il più popoloso dell'area. Un primo accordo tra Egitto e Inghilterra, che riconosceva al Cairo il diritto di sfruttare 55 miliardi di metri cubi di acqua del Nilo l'anno, risale al 1929, riconfermato poi nel 1959. Con l'Iniziativa del Bacino del Nilo la situazione si è modificata, con l'intento di ridistribuire più equamente tra tutti i Paesi rivieraschi l'utilizzo delle acque del Nilo.

Le tensioni per lo sfruttamento delle risorse idriche, sopratutto fluviali, sono in aumento specie nei Paesi africani e mediorientali che includono ampie aree di deserto, come dimostrano anche quelle tra i Paesi rivieraschi di Tigri, Eufrate e Giordano. (ANSA)
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