(ANSAmed) - NEW YORK, 25 GIU - La delegazione di Aqaba, porto
franco della Giordania, sbarca a New York alla ricerca di
investimenti esteri.
Nella sede di Citi Group di Park Avenue, il gruppo guidato dall'architetto Kamel Mahadin, capo delegazione della Special Economic Zone Authority Aqaba (ASEZA), ha esposto il piano di sviluppo dell'intera area alle società statunitensi. Con la collaborazione di rappresentanti di diversi settori tra cui industria, logistica, infrastrutture, immobiliare e turismo, Kamel Mahadin ha evidenziato le opportunità e le agevolazioni nell'investire ad Aqaba. Punto di forza i privilegi fiscali riservati agli investimenti stranieri, con solo un cinque percento di tassazione sul profitto.
Aqaba ha già attratto investimenti per venti miliardi di dollari, cifra di gran lunga superiore all'obiettivo iniziale fissato in sei miliardi di dollari entro il 2020, ma Kamel Mahadin è sicuro di poter portare in Giordania altre risorse: "Dopo New York saremo a Washington e Baltimora. Il nostro obiettivo è di continuare a promuovere il nostro territorio e incentivare gli investitori esteri a scommettere su Aqaba.
Abbiamo molte opportunità di investimento per gli americani.
Siamo in una posizione strategica". "Il nostro paese confina con Israele, Arabia Saudita, Siria e Iraq, con un clima fantastico per nove mesi l'anno, dunque vogliamo far diventare Aqaba un hub per il Medio Oriente e il Nord Africa", conclude quindi Mahadin. Gli Stati Uniti lo scorso ottobre hanno già accordato la loro fiducia nel mercato giordano, garantendo 1,25 miliardi dollari in titoli Usa garantiti. Elemento centrale dello sviluppo della zona franca di Aqaba è Aqaba Development Corporation, l'ente principale preposto alla gestione della Aqaba Special Economic Zone, a New York rappresentata dal vice presidente Bashar Abu Rumman, che in partenariato con societa' locali e con importanti società internazionali sta realizzando progetti che interessano il porto, le costruzioni, il turismo, e servizi alle imprese e alle grandi industrie.
Un tour americano dunque per attrarre investimenti, ma anche per far conoscere la Giordania e Aqaba dal punto di vista turistica sponsorizzando perle come Petra e Wadi Rum. (ANSAmed).
Nella sede di Citi Group di Park Avenue, il gruppo guidato dall'architetto Kamel Mahadin, capo delegazione della Special Economic Zone Authority Aqaba (ASEZA), ha esposto il piano di sviluppo dell'intera area alle società statunitensi. Con la collaborazione di rappresentanti di diversi settori tra cui industria, logistica, infrastrutture, immobiliare e turismo, Kamel Mahadin ha evidenziato le opportunità e le agevolazioni nell'investire ad Aqaba. Punto di forza i privilegi fiscali riservati agli investimenti stranieri, con solo un cinque percento di tassazione sul profitto.
Aqaba ha già attratto investimenti per venti miliardi di dollari, cifra di gran lunga superiore all'obiettivo iniziale fissato in sei miliardi di dollari entro il 2020, ma Kamel Mahadin è sicuro di poter portare in Giordania altre risorse: "Dopo New York saremo a Washington e Baltimora. Il nostro obiettivo è di continuare a promuovere il nostro territorio e incentivare gli investitori esteri a scommettere su Aqaba.
Abbiamo molte opportunità di investimento per gli americani.
Siamo in una posizione strategica". "Il nostro paese confina con Israele, Arabia Saudita, Siria e Iraq, con un clima fantastico per nove mesi l'anno, dunque vogliamo far diventare Aqaba un hub per il Medio Oriente e il Nord Africa", conclude quindi Mahadin. Gli Stati Uniti lo scorso ottobre hanno già accordato la loro fiducia nel mercato giordano, garantendo 1,25 miliardi dollari in titoli Usa garantiti. Elemento centrale dello sviluppo della zona franca di Aqaba è Aqaba Development Corporation, l'ente principale preposto alla gestione della Aqaba Special Economic Zone, a New York rappresentata dal vice presidente Bashar Abu Rumman, che in partenariato con societa' locali e con importanti società internazionali sta realizzando progetti che interessano il porto, le costruzioni, il turismo, e servizi alle imprese e alle grandi industrie.
Un tour americano dunque per attrarre investimenti, ma anche per far conoscere la Giordania e Aqaba dal punto di vista turistica sponsorizzando perle come Petra e Wadi Rum. (ANSAmed).
