Nell'intervista Muadh Kassasbe conferma che il suo caccia è stato colpito da un missile sparato dall'Isis nella regione di Raqqa. Gli Stati Uniti, che coordinano i raid della Coalizione, e la Giordania hanno finora smentito questa circostanza.
Parlando alla rivista 'Dabiq' in arabo e in inglese, Kassasbe si identifica con tutte le generalità e i dettagli del suo incarico militare. E parla della sua missione fatale. "Un missile a guida infrarossa ha colpito il motore del mio F16 e mi sono gettato col paracadute. Sono caduto nell'Eufrate dove poi sono stato arrestato dagli uomini dello Stato islamico", afferma. "In missione con me c'erano anche un F16 saudita, uno degli Emirati e uno marocchino. Dovevamo osservare le postazioni anti-aeree (dell'Isis) nella zona di Raqqa". In generale, spiega Kassasbe, gli aerei giordani partono dalle basi del regno hascemita, mentre i caccia dei Paesi del Golfo - tra cui del Bahrein, Kuwait, Qatar, Oman - partono dall'Arabia Saudita, dal Bahrain, dal Kuwait o dalla Turchia. "Gli aerei americani e francesi decollano dalle basi giordane o turche", aggiunge. Secondo le parole attribuite al pilota, nella base giordana di Azraq, nell'est del Paese, ci sono circa 200 americani ma solo 16 sono piloti. Uno di questi - afferma al termine dell'intervista - è morto dopo che il suo aereo si è schiantato a terra a causa di scarsa visibilità.(ANSAmed).