Alla base della risoluzione, una nuova attenzione all'area del Mediterraneo che privilegi interscambi politici, culturali, istituzionali e che inizi la costruzione di un bacino unitario di riferimento anche attraverso l'elaborazione di una politica europea dei flussi migratori che non agisca solo sull'emergenza.
Per garantire percorsi di democrazia, ridurre la povertà, consentire una diversa gestione dei flussi migratori e anche una stabilità politica la risoluzione propone progetti di cooperazione, progetti culturali con particolare attenzione alle nuove generazione, un partenariato tra Ue e Paesi delle sponde mediterranee. Ecco i punti principali: - ERASMUS: rafforzare i programmi di studio tra studenti universitari (Erasmus Mundus), creando occasioni di collaborazione culturali che coinvolgano anche amministrazioni locali e regionali.
- BANCA MEDITERRANEA: riprendere l'ipotesi della creazione di una banca mediterranea per promuovere investimenti esteri diretti nei paesi del Maghreb e del Mashrek.
- IMMIGRAZIONE: la gestione dei flussi migratori irregolari e il rimpatrio dei clandestini dovrebbe passare attraverso accordi tra Ue e paesi interessati e non più attraverso accordi bilaterali. La risoluzione accoglie l'intenzione della commissione Juncker per lo sviluppo di una nuova politica della migrazione. Condivide le conclusioni adottate dal consiglio di Giustizia e affari interni che delineano un approccio su tre pilastri: lotta ai trafficanti di esseri umani, rafforzamento della capacità di Frontex, azioni Ue per la cooperazione.
- OPERAZIONE TRITONE: sostegno all'iniziativa europea "Operazione Tritone" attuata dal governo italiano. L'auspicio di forme di aiuto per Turchia, Libano, Giordania che sostengono "in prima battuta l'impatto dei flussi di rifugiati e migranti provenienti da zone di conflitto".
- PRIMAVERA ARABA: la risoluzione considera positiva la "rivoluzione dei gelsomini" che ha avviato la "primavera araba" e ha aperto un processo di democratizzazione costituzionale, politico e sociale. Riguardo all'attentato al museo del Bardo di Tunisi invita la comunità internazionale e l'Ue a rafforzare il sostegno alla sicurezza interna del Paese.
- LIBIA: massimo appoggio "allo sforzo diplomatico messo in atto dalle Nazioni Unite. La risoluzione sottolinea che l'assenza di un interlocutore unico non consente alla comunità internazionale di poter intervenire sul territorio.
- MEDIO ORIENTE: l'instabilità dell'area rende necessario che la Ue "elabori risposte comuni, politicamente forti ed efficaci", sviluppi una nuova "strategia di sicurezza a livello regionale, in partnership con le stesse autorità locali".(ANSAmed).