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Siria: aiuti Onu a 75.000 profughi a confine Giordania

In area desertica chiusa dopo attacco a sua postazione

04 agosto, 16:44

(ANSAmed) - BEIRUT, 4 AGO - Il Programma alimentare mondiale (Pam), l'Alto Commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) e l'Unicef hanno completato un'urgente operazione per fornire una razione di un mese di cibo e rifornimenti igienici ad oltre 75.000 profughi siriani bloccati su un terrapieno al confine tra Siria e Giordania, chiamato anche 'berm'.

"La situazione che queste donne, uomini e bambini stanno affrontando - sottolineano le organizzazioni dell'Onu in un comunicato - si fa ogni giorno più disperata, non potendo né attraversare il confine né tornare indietro. Si riparano in tende di fortuna in un ambiente desertico ed inospitale con temperature che toccano i 50 gradi e improvvise tempeste di sabbia, senza cibo sufficiente e con pochissima acqua".

L'operazione è stata resa possibile dalla collaborazione delle autorità giordane.

Le 75.000 persone in fuga dal conflitto in Siria vivono in rifugi di fortuna su un'area di confine tra la Siria e la Giordania. Da più di un mese la Giordania ha chiuso l'area in seguito a un attacco a una sua postazione di frontiera. Prima della chiusura del confine, le agenzie Onu e le organizzazioni umanitarie fornivano regolarmente aiuti, dal territorio giordano, ai siriani bloccati dall'altra parte del 'berm'.

(ANSAmed).

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