(ANSAmed) - AMMAN, 16 AGO - Decine di aspiranti candidati
alle prossime elezioni legislative in Giordania, in programma il
20 settembre, sono rimasti accampati durante la notte davanti
alle sedi della Commissione elettorale indipendente ad Amman e
in altre località del Paese in attesa dell'apertura nella
giornata di oggi, la prima per sottoporre la richiesta di
registrazione.
Le operazioni procederanno per tre giorni. Le previsioni sono che circa 400 liste verranno presentate in vista della consultazione per eleggere i 130 deputati. Gli elettori chiamati alle urne saranno 4,2 milioni.
Quest'anno le elezioni saranno regolate da una nuova legge in base alla quale i candidati devono far parte di liste elettorali e non possono più competere da indipendenti. Secondo il governo tale modifica dovrebbe incoraggiare la formazione di partiti politici e la costituzione di alleanze.
Il re Abdallah, in base alla Costituzione, mantiene una vasta gamma di poteri, compreso quello di sciogliere il Parlamento secondo il suo giudizio. Il movimento islamista, compreso il Fronte di azione islamica (Iaf), ha detto che parteciperà alle elezioni ma ha espresso il timore che le autorità possano truccare i risultati in favore dei candidati di potenti clan tribali ed ex funzionari dei servizi di sicurezza, alleati tradizionali del governo.(ANSAmed).
Le operazioni procederanno per tre giorni. Le previsioni sono che circa 400 liste verranno presentate in vista della consultazione per eleggere i 130 deputati. Gli elettori chiamati alle urne saranno 4,2 milioni.
Quest'anno le elezioni saranno regolate da una nuova legge in base alla quale i candidati devono far parte di liste elettorali e non possono più competere da indipendenti. Secondo il governo tale modifica dovrebbe incoraggiare la formazione di partiti politici e la costituzione di alleanze.
Il re Abdallah, in base alla Costituzione, mantiene una vasta gamma di poteri, compreso quello di sciogliere il Parlamento secondo il suo giudizio. Il movimento islamista, compreso il Fronte di azione islamica (Iaf), ha detto che parteciperà alle elezioni ma ha espresso il timore che le autorità possano truccare i risultati in favore dei candidati di potenti clan tribali ed ex funzionari dei servizi di sicurezza, alleati tradizionali del governo.(ANSAmed).
