(ANSAmed) - AMMAN, 30 NOV - Sta raccogliendo successo di
pubblico in Medio Oriente e premi internazionali un film
giordano-palestinese, '3.000 notti', che narra la storia di una
giovane madre palestinese incarcerata in una prigione
israeliana. La pellicola, del regista palestinese Mai Masri, è
stata girata in una prigione di Amman e sarà candidata della
Giordania agli Oscar per il miglior film in lingua straniera.
Il film, una coproduzione di Giordania, Palestina, Francia,
Emirati arabi uniti, Libano e Qatar, ha vinto recentemente il
premio 'Film Engagé' al Festival di Mauret in Francia, dopo
essere stato presentato per la prima volta al Festival
internazionale di Toronto.
La pellicola, ispirata a una storia vera, racconta le vicende
di una insegnante palestinese ingiustamente incarcerata che
partorisce in prigione e lotta per crescere il figlio in
detenzione. Masri ha realizzato in passato diversi documentari
che hanno vinto una sessantina di riconoscimenti internazionali,
tra cui il premio 'Luchino Visconti' in Italia nel 2003.
(ANSAmed).