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Siria: Astana, proposta per usare 'moderati' contro qaedisti

Secondo incontro tra Paesi coinvolti in crisi. Prossimo a Mosca

06 febbraio, 18:28

(ANSAmed) - ROMA, 6 FEB - I "ribelli moderati" siriani combattono contro l'ala siriana di al Qaida nel nord della Siria e questo atteggiamento può essere esteso ad altre zone del Paese. E' quanto hanno detto, secondo la tv panaraba al Jazira, gli esperti russi, turchi e iraniani presenti alla seconda conferenza di Astana, in Kazakistan, convocata da Mosca per fare il punto sulla tregua in corso dal 30 dicembre scorso.

Ad Astana, prosegue l'emittente del Qatar, sono state delimitate le aree controllate dai "ribelli moderati" e quelle in mano all'ala siriana di al Qaida (ex Jabhat an Nusra).

Citando il capo delegazione russa, la tv afferma che "l'Esercito siriano libero ("moderati") conduce una battaglia contro al Nusra nel nord della Siria. Questa deve essere allargata al centro e al sud della Siria". Su questo, sempre secondo al Jazira, l'inviato giordano ad Astana ha affermato che i miliziani delle opposizioni siriane filo-Amman nel sud della Siria combatteranno contro i qaedisti e i jihadisti dell'Isis.

Russia, Turchia e Iran hanno confermato - attraverso le loro delegazioni all'incontro di Astana - di essere "pronti a cooperare negli interessi della piena esecuzione della tregua" in Siria: lo riferisce il generale russo Stanislav Gadzhimagomedov, vice direttore del dipartimento principale operativo dello Stato Maggiore delle forze armate russe.

Il prossimo incontro sulla Siria tra i rappresentati di questi tre Paesi dovrebbe svolgersi il 15 e il 16 febbraio, quindi "prima dell'incontro di Ginevra" previsto per il 20: lo ha detto il generale Stanislav Gadzhimagomedov, capo della delegazione russa ad Astana. Nel prossimo incontro, ha aggiunto, si discuterà "più dettagliatamente la situazione nell'area di Ghouta orientale e nel distretto di Wadi-Barada". Le date devono però essere ancora confermate ufficialmente da Ankara e Teheran.

Il 15 febbraio a Mosca si terrà anche una conferenza dei rappresentanti dei curdi siriani, turchi, iracheni e iraniani.

Lo riporta Interfax che cita Abdesalyam Ali, rappresentante moscovita del Democratic Union Party siriano. L'incontro avrà come tema la situazione nel Medio Oriente.

L'incontro odierno ad Astana rappresenta anche un passo preparatorio per la creazione di una nuova Costituzione siriana, di cui la Russia ha presentato una bozza: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov. "Noi - ha detto Lavrov - vediamo già che la nostra iniziativa ha stimolato il pensiero sia nel governo che nei circoli dell'opposizione anche sulla riforma costituzionale". Intanto si è quasi completato l'accerchiamento dell'ultimo bastione dell'Isis nel nord-ovest della Siria, nella zona a est di Aleppo. Lo riferiscono fonti sul terreno annunciando la presa da parte di forze turche e di miliziani filo-Ankara di una località a est di al Bab, la roccaforte jihadista sotto attacco da mesi da parte dell'esercito e dell'aviazione turca sostenuti da miliziani delle opposizioni siriane cooptate da Ankara. L'assedio quasi completo di al Bab è però stato possibile grazie all'avanzata delle forze governative siriane, sostenute da Russia e Iran. Ogg infine il presidente siriano Bashar al Assad ha firmato l'estensione fino al 30 giugno 2017 del decreto che prevede l'amnistia per miliziani ribelli che decidono di arrendersi e consegnare le armi. Lo riferisce l'agenzia iraniana Mehr, precisando che l'amnistia riguarda anche rapitori che accettano di rilasciare i loro ostaggi. (ANSAmed).

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