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AMMAN - Numerosi rifugiati siriani in Giordania sono rimpatriati con la forza in aree ancora coinvolte nella guerra e sono costretti a unirsi a gruppi armati per sopravvivere. La denuncia viene da Mixed Migration Platform (Mmp), un portale Internet basato in Giordania e che lavora con fondi svizzeri, britannici, danesi e di altri paesi europei per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni nazionali sui temi dell'immigrazione.
Secondo le storie raccontate da Mmp e documentate dall'ANSA, e confermate da organizzazioni umanitarie in Giordania, tra i siriani rimpatriati con la forza nel sud della Siria ci sono molti minorenni, separati dai genitori senza il consenso dei loro familiari che ne denunciano la scomparsa. Secondo l'Onu in Giordania vivono circa 660mila rifugiati siriani, molti dei quali presenti nei campi profughi allestiti nel nord del paese.
La Giordania partecipa ai negoziati di Astana, in Kazakhstan, per la creazione di zone di de-escalation nella Siria occidentale. Su una di queste aree, quella a sud al confine proprio col regno hascemita, le autorità giordane esercitano influenza diretta sui gruppi armati locali anti-governativi.
I siriani rimpatriati con forza, secondo le storie raccolte dall'ANSA, finiscono spesso nelle mani di queste milizie armate che operano nel sud della Siria.