ROMA - L'Unhcr ha dato il via con una giornata sportiva nel campo profughi di Za'atari, in Giordania, al suo tour mondiale #WithRefugees, che si svolgerà fino al 1 ottobre con decine di eventi pubblici in diversi Paesi per sensibilizzare e ispirare più azioni per le persone che sono state costrette a fuggire da conflitti o persecuzioni. L'agenzia Onu ha messo a disposizione sul proprio sito un link (http://www.unhcr.org/withrefugees/world-tour-events/) nel quale poter consultare tutti gli eventi finora programmati all'interno del tour.
L'evento a Za'atari ha incluso workshop sportivi con atleti internazionali, tra cui il celebre atleta egiziano di pentathlon moderno Aya Medani. Altri eventi del tour includeranno una sfilata di moda a Chicago con tessuti realizzati dai rifugiati in Kenya, una partita di calcio per rifugiati in Irlanda, una mostra fotografica a Parigi, una settimana di eventi a Jeju Island, Corea del Sud e gare di judo e workshop in Sud Africa.
Il tour si concluderà il 1 ottobre con il Nansen Refugee Award dell'Unhcr a Ginevra. "Agendo, le persone possono mostrare solidarietà e prendersi cura dei rifugiati. Ogni singola azione conta", ha dichiarato Leigh Foster, capo Campagne ed eventi e ambasciatore dell'Unhcr. "La campagna #WithRefugees mobilita l'azione pubblica, l'innovazione e la solidarietà per i rifugiati a livello globale, mostrando che quando siamo uniti possiamo fare la differenza per le famiglie costrette a fuggire".
La campagna #WithRefugees dell'Unhcr è stata lanciata nel 2016, come conseguenza dei livelli record di del numero di sfollati a causa della guerra, che hanno coinciso con l'aumento dei livelli di intolleranza e xenofobia. La campagna cerca di promuovere il sostegno globale alle famiglie costrette a fuggire dalle loro case e lancia un appello per la sicurezza l'accesso all'istruzione e il sostegno alle famiglie dei rfugiati. Il World Tour fa parte della campagna, che dal suo lancio di due anni fa ha registrato oltre 18 milioni di azioni per i rifugiati, tra cui quasi 2 milioni di firme per una petizione che chiede che tutti i rifugiati possano vivere al sicuro.