BEIRUT - Tre paesi arabi del Golfo hanno assicurato alla Giordania, Paese che attraversa una profonda crisi economica segnata da tensioni sociali e turbolenze politiche, un sostegno economico di due miliardi e mezzo di dollari come fondo di garanzia depositato nella Banca centrale giordana, come richiesto dal Fondo monetario internazionale (Fmi). La tv panarabo-saudita al Arabiya ha riferito stamani della decisione presa a Mecca, in Arabia Saudita, durante un incontro quadripartito tra il re saudita Salman, il re giordano Abdallah, l'emiro del Kuwait Shaykh Ahmad Sabah e il vice presidente degli Emirati Arabi Uniti e governatore di Dubai lo shaykh Muhammad Al Makhtum. Nei giorni scorsi, re Abdallah di Giordania era stato costretto a cambiare governo dopo una settimana di inedite e massicce proteste popolari contro una proposta di legge per l'imposizione di nuove tasse. L'esecutivo giordano aveva decido di incrementare la pressione fiscale per far fronte anche alle richieste del Fmi, che nel 2013 aveva concesso ad Amman un prestito di oltre 700 milioni di dollari.