NAPOLI - Il Fondo Monetario Internazionale ha deciso di declinare anche alla lotta al Covid-19 un prestito dal pacchetto di 1,3 miliardi di dollari già deliberato per la Giordania. Il prestito, spiega il quotidiano emiratino The National, è legato alle riforme strutturali del Regno, pensate per abbassare il costo dell'energia elettrica per le imprese, aumentare il settore economico dei carburanti, creare posti di lavoro per donne e giovani e ridurre la povertà. "Sebbene l'accordo per il prestito - si legge in una nota del Fondo - era stato raggiunto prima dell'arrivo dell'epidemia di coronavirus in Giordania, lo stesso è pensato per sostenere le spese per contenere e trattare il virus. Se necessario potrà essere adattato se le circostanze dovessero cambiare per assicurare un sufficiento sostegno alla popolazione". La Giordania ha una delle economia più deboli del Medio Oriente e importa oltre il 90% dei suoi bisogni energetici. Il Paese aveva raggiunto l'accordo con il Fmi a gennaio per migliorare la sua situazione energetica, ma ora deve fronteggiare l'epidemia che avrà conseguenze anche sul turismo, che pesa per circa un terzo della sua economia. La Barca Centrale della Giordania ha preso comunque delle misure per il virus, riducendo il tasso di interessi e rallentando le condizioni per i finanziamenti. Il Fondo Monetario Internazionale ha però sottolineato la necessità di una riforma fiscale per portare il debito pubblico a un livello più sostenibile.