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Grecia alle prese con tagli, battaglia per restare nell'euro

Da recuperare tra 11,5 e 14 mld. Samaras a giorni a Berlino

20 agosto, 18:47

(di Furio Morroni) (ANSAmed) - ATENE, 20 AGO - Settimana cruciale quella cominciata oggi per il destino della Grecia in Europa mentre non si attenua il pressing della Germania su Atene. Gia' da domani probabilmente i responsabili del ministero delle Finanze annunceranno i settori nei quali saranno operati i tagli alla spesa pubblica per 11,5 miliardi di euro - o 14, secondo altre fonti - richiesti dalla troika (Ue, Fmi e Bce) al fine di ottenere ulteriori aiuti dai creditori internazionali. Mercoledi' il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, arrivera' ad Atene per colloqui con il premier greco Antonis Samaras il quale venerdi' sarà a Berlino per incontrare la cancelliera tedesca Angela Merkel. Obiettivo di Samaras è di ottenere una proroga di due anni nella tabella di marcia per abbattere il deficit greco al di sotto del 3% del Pil. Ma il governo tedesco ha già fatto sapere che quello di venerdi' a Berlino sara' solo un incontro interlocutorio e non verra' presa alcuna decisione fondamentale sul futuro della Grecia. Non bisogna aspettarsi che nell'incontro con la cancelliera "venga preparato il terreno e si prendano decisioni essenziali", ha detto il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert. "Il ministro Westerwelle ha già detto che non ci saranno nella sostanza ammorbidimenti degli accordi presi con Atene", ha aggiunto il portavoce ribadendo la posizione di Guido Westerwelle espressa nel weekend. Westerwelle, dopo un incontro oggi con il collega greco Dimitrios Avramopoulos, ha affermato che il governo tedesco "vuole che la Grecia resti a far parte dell'eurozona e lavora per questo". Preoccupato il parere espresso al giornale tedesco Frankfurter Rundschau da Joerg Asmussen, membro tedesco del consiglio della Banca centrale europea e considerato un 'falco' all'interno dell'istituto di Francoforte, secondo cui l'uscita della Grecia dall'eurozona sarebbe "gestibile", ma "molto costosa". Ad Atene, intanto, e' quasi pronto il pacchetto delle misure richieste dalla troika per tagliare la spesa pubblica nel biennio 2013-2014. Nel pacchetto, secondo fonti del ministero delle Finanze, sono previsti significativi tagli agli stipendi del settore pubblico, alle pensioni e una riduzione di 34.000 unita' dei dipendenti statali. Prima di essere presentate in Parlamento per il voto, le misure proposte dovranno essere approvate dai leader che appoggiano il governo di coalizione del premier Samaras, il socialista Evangelos Venizelos (Pasok) e Fotis Kouvelis (Sinistra Democratica). La maggior parte dei tagli, circa quattro miliardi di euro, verrà effettuata su pensioni e prestazioni previdenziali. Fra quest'ultime, in particolare, alcune verranno ridotte e altre eliminate del tutto mentre e' previsto che il governo introduca criteri piu' severi per la determinazione del reddito per coloro che avranno diritto alle prestazioni in futuro.

Per quanto riguarda le pensioni, sembra che il governo debba ancora decidere il criterio da applicare per effettuare i tagli che dovrebbero andare da un minimo del 2% a un massimo del 15%.

In tutti i casi, le pensioni di 700 euro mensili non dovrebbero subire riduzioni mentre quelle complementari potrebbero essere ridotte persino del 35%. Quello in programma sara' il quarto taglio alle pensioni compiuto dal governo di Atene dal 2010, anno in cui la Grecia firmo' il primo memorandum con la troika.

Da allora le pensioni sono gia' state ridotte del 40%.

Pesanti tagli sono anche previsti alle retribuzioni dei dipendenti delle imprese pubbliche - note come Deko - che potrebbero essere tra il 30 e il 35%. Il reddito medio annuo di un dipendente Deko e' attualmente di 31.000 euro ma verra' ridotto a circa 21.000, cosa che fara' risparmiare alle casse statali 250 milioni. Nel mirino dei tagli ci sarebbero ancora una volta pure gli stipendi dei dipendenti statali: a cadere definitivamente sotto i colpi della mannaia, questa volta, saranno i salari extra sinora ricevuti per Pasqua, in estate e a Natale e che negli ultimi due anni erano stati soltanto un po' sforbiciati. (ANSAmed).

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