E non e' tutto. Anche le celle degli uffici di polizia sono spesso trasformati in prigioni provvisorie in attesa di riuscire a trovare spazio nelle carceri dove trasferire i detenuti.
Secondo fonti attendibili della polizia greca, citate dal quotidiano Kathimerini, circa il 40% degli arrestati tenuti in stato di fermo nelle celle dei commissariati sono stati processati, giudicati colpevoli e condannati ma non sono stati trasferiti in un carcere per mancanza di spazio. Esempio emblematico di questa situazione e' l'edificio di Atene che ospita il quartier generale della Polizia della regione dell'Attica, dove - secondo Kathimerini - si trovano attualmente 2.184 persone in stato di fermo delle quali 352 sono gia' state giudicate colpevoli e condannate a una pena detentiva.
A tutto cio' occorre aggiungere il fatto che le carceri, come dimostrano i dati forniti sempre dal ministero della Giustizia, sono ormai un vero e proprio colabrodo. Durante un recente controllo effettuato dalle forze speciali della polizia insieme con le guardie carcerarie nelle celle dei detenuti della prigione di Korydallos, sobborgo fra Atene e il porto del Pireo, sono stati scoperti 17 telefoni cellulari, 42 coltelli di fabbricazione rudimentale e 88 sbarre di ferro. In un altro controllo nel carcere di Trikala, sono stati scoperti anche qui 17 cellulari e due mappe che raffiguravano in ogni dettaglio il piano di fuga degli 11 detenuti evasi nei giorni precedenti.
Inoltre la crisi economica in cui si dibatte il Paese ha aggravato il problema della mancanza di personale di custodia.
Nel piu' grande penitenziario greco, quello di Korydallos, sono rinchiusi 2.400 detenuti mentre le guardie, nei giorni infrasettimanali e durante il giorno, sono 34 con un rapporto di un secondino ogni 70 carcerati. Ma la situazione e' molto peggiore la notte e nei giorni festivi quando i secondini sono di meno e ad ognuno di essi corrispondono 300 carcerati.
Ma gli ultimi avvenimenti hanno allarmato anche il governo che ora sta cercando di correre ai ripari. Il ministro della Giustizia, Antonis Roupakiotis, ha annunciato una serie di misure, tra cui la trasformazione di una delle attuali prigioni in un carcere di massima sicurezza in cui saranno trasferiti i condannati all'ergastolo o a pene pesanti. In questo penitenziario saranno installati sistemi per impedire il funzionamento dei telefoni cellulari nelle celle e saranno collocate reti di ferro sopra i cortili esterni per impedire rocambolesche fughe a bordo di elicotteri come piu' volte avvenuto in passato. Anche gli agenti di guardia all'esterno saranno dotati di armi pesanti. Per quanto riguarda le guardie carcerarie e gli altri dipendenti delle prigioni sospettati di collusione con i detenuti, lo Sdoe (la Guardia di Finanza greca) e' stata incaricata di passare al setaccio le loro situazioni bancarie e patrimoniali. (ANSAmed).