(ANSAmed) - ATENE, 17 DIC - Comincia questa sera alle 19:00 locali nel Parlamento ellenico la procedura per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica che già da mesi costituisce l'oggetto di un duro confronto politico tra governo e opposizione e che potrebbe riportare la Grecia e la sua economia alla situazione di cinque anni fa. Nella votazione di oggi il governo spera di raggiungere un numero di voti (fra i 160 e i 165) a favore del proprio candidato Stavros Dimas, 73 anni, che potrebbe essere considerata una buona base di partenza per il raggiungimento delle 180 preferenze necessarie alla terza ed ultima votazione. Dal momento che nella procedura (nominale) per l'elezione del presidente esiste solo la possibilità di votare "sì", i contrari a Dimas pronunceranno la parola "presente" che varrà quindi come un "no".
Proseguono frattanto le consultazioni all'interno dei partiti e gli incontri tra i deputati in vista proprio della terza votazione in programma per il 29 dicembre. Per questa votazione finale viene considerata decisiva la linea che adotteranno i 24 parlamentari indipendenti - molti dei quali non si sono ancora espressi - e quelli dei due partiti minori dell'opposizione: Greci Indipendenti (Anel, di destra), gran parte dei quali proviene da Nea Dimokratia (centro-destra, al governo) e di Sinistra Democratica (Dimar). Va ricordato che i loro organi direttivi hanno già deciso all'unanimità di non votare per l'elezione del nuovo capo dello Stato per provocare la caduta del governo e andare alle elezioni anticipate. Per partecipare al voto oggi, in aula saranno presenti anche i sette deputati del partito filo-nazista Chrysi Avghì (Alba Dorata) detenuti in attesa di giudizio: le autorità giudiziarie hanno deciso in tal senso in quanto l'elezione del presidente della Repubblica è una questione di massima importanza istituzionale. (ANSAmed).