Syriza è al 47,8% mentre il partito che era alla guida del precedente governo è al 21,1%. Ciò significa che Syriza ha 11 punti percentuali in più di Nea Dimokratia che ha perso quasi 7 punti. Terzo partito risulta ancora una volta il filo-nazista Chrysi Avghì (Alba Dorata) con il 6,1% seguita da Il Fiume (centro-sinistra) al 5,6%. Il Partito comunista greco (Kke) ha ottenuto il 4,5% dei voti mentre Greci Indipendenti (An.El, destra, che sostiene la coalizione di governo con Syriza) il 4,4%, il Pasok (socialista) il 3,4% e il Movimento dei socialisti democratici (Kidiso) di George Papandreou il 2,2%. La stragrande maggioranza dei greci è a favore della moneta unica europea con l'84%, mentre solo il 13% vorrebbe un ritorno alla dracma. Per quanto riguarda i negoziati sul debito con i creditori internazionali, il 60% dei greci ritiene che siano i Paesi dell'eurozona a dover fare marcia indietro, mentre il 20% ritiene che debba essere la Grecia a tornare sui propri passi, e un 18% dei partecipanti al sondaggio ha dichiarato che le due parti dovrebbero raggiungere un compromesso. Alla domanda se quest'ultimo sia possibile, l'80% dei greci si è detto ottimista che si arriverà ad una soluzione in grado di soddisfare entrambe le parti, mentre il 17% ha detto che non ci sarà una soluzione.
(ANSAmed).