(ANSAmed) - ROMA, 24 MAR - Nonostante gli attriti delle
ultime settimane tra Atene e i partner europei, un'intesa è
possibile e avverrà, perché gli interessi delle due parti non
sono incompatibili: lo dice ad ANSAmed Themistoklis Demiris,
ambasciatore di Grecia a Roma, alla vigilia della festa
nazionale ellenica del 25 marzo.
Per il diplomatico "è difficile per un governo appena eletto
trovare, sin dal primo istante, un equilibrio tra la
realizzazione delle promesse elettorali, per le quali è stato
eletto da un popolo che ha sofferto arrivando quasi al limite, e
le esigenze dei partner che hanno concesso cifre enormi di
prestiti e ora aspettano misure concrete che garantiscano la
loro restituzione. Tutto questo diventa più difficile se teniamo
presente la pressione di stereotipi negativi e di sfiducia
reciproca, a causa anche del peso dei fallimenti del passato. Ma
è proprio il distaccarsi dagli stereotipi e il consolidamento di
un clima di fiducia che aiuterebbe tutti a realizzare che alla
fine gli obiettivi della Grecia e quelli dei suoi partner non
sono per niente incompatibili. Come si è visto già nei giorni
scorsi sono stati fatti, sia a livello bilaterale che
multilaterale, passi importanti verso questa direzione. Si
capisce che le misure per affrontare la crisi umanitaria e
riavviare l'economia già approvate dal parlamento greco possono
e devono coesistere con le necessarie riforme strutturali. Si
capisce altresì che ci vorrà un arco di tempo per la piena
applicazione dal governo neoeletto da una parte delle misure che
sono state promesse per il sollievo della popolazione e che
hanno significanti implicazioni fiscali e dall' altra l'
attuazione di quelle misure che avranno un effetto positivo
immediato sulla competitività del paese. Finché la Grecia e i
suoi partner saranno in grado di comprendere le rispettive
sensibilità e priorità, troveranno la loro comunanza".
"Fino a un certo punto - osserva - è logico che la posizione
politico-ideologica di un governo neoeletto, la retorica, la sua
tattica negoziale, ma anche il suo stile di comunicare, vengano
accolti con un certo scetticismo dai partiti e i governi che non
li condividono. Ma presto viene consolidato un ambiente di
collaborazione costruttiva. Questa è lo spirito dell' UE: 28
Stati membri democratici, che, possono superare differenze
ideologiche o nazionali e raggiungere un accordo per il bene
comune nel rispetto dei propri mandati elettorali. Naturalmente
fino al raggiungimento di un accordo definitivo c'è spazio per
negoziazioni intense".
Per Demiris "l'Italia è stata tra i primi paesi a rimarcare
in modo imperativo l'urgente bisogno di puntare sulla crescita e
cambiare il modo in cui l'Unione europea ha funzionato in questo
settore, anche prima della vittoria di Syriza. Bisogna inoltre
sottolineare che l'Italia sia a livello istituzionale che
popolare, e particolarmente a quest'ultimo, ha affrontato con
molta comprensione il caso ellenico. E questo atteggiamento,
pienamente corrispondente alle secolari relazioni tra i due
popoli, ma anche ai sentimenti spontanei di solidarietà e di
amicizia è stato molto apprezzato".
Alla fine, un pensiero per la festa dell'indipendenza greca:
"Credo che l'anniversario del nostro risorgimento nazionale sia
una buona occasione per ricordare i valori che l' hanno ispirato
ed essere nuovamente ispirati. Soltanto credendo nella proprio
lotta, superando le proprie capacità e persistendo sui propri
obiettivi si può raggiungere una vittoria. Occorre però anche
usare al meglio i mezzi disponibili, formare le alleanze giuste
e approfittare delle opportunità che si presentano. Quindi il
mio augurio per la Grecia e l' Europa è, pur consapevoli delle
loro possibilità e idei loro limiti, di realizzare le visioni
dei loro popoli per garantire la democrazia, l'uguaglianza, la
prosperità, in un'Europa di progresso, solidarietà, civiltà e
umanesimo". (ANSAmed).