Successivamente la Commissione europea proporrà un piano di azioni con raccomandazioni per risolvere "le serie e persistenti carenze riscontrate".
Se alla fine dei tre mesi Atene non avesse apportato le correzioni richieste, la Commissione può proporre al Consiglio Ue di attivare l'articolo 26, quello che prevede l'estensione dei controlli alle frontiere interne per uno o più Paesi, fino ad un massimo di due anni.
La valutazione è stata condotta sulla base di visite inattese degli esperti inviati in Grecia dalla Commissione e realizzate a novembre. "Da novembre ci sono stati dei progressi, ma resta ancora da fare", ha detto Dombrovskis.
Secondo il documento il Paese sta "seriamente trascurando i suoi obblighi", spiega il vicepresidente. Le carenze - afferma Dombrowskis si riscontrano tra l'altro "nel processo di identificazione, registrazione e controlli sulla base del Sistema di informazione Schengen (Sis), ma anche negli standard di accoglienza e sui rimpatri. (ANSAmed).