Lo scrive Frontex, che stima in quasi 25.300 le persone arrivate nel nostro paese nel mese scorso, in maggioranza dalla Nigeria e dall'Eritrea.
Frontex inoltre aggiorna ad un totale di circa 95.000 gli arrivi nei primi sette mesi del 2016, cifra "in linea con quella dello scorso anno".
Per effetto dell'accordo Ue-Turchia sui migranti e la chiusura delle frontiere macedononi, nel Mediterraneo orientale a luglio il flusso ha registrato un -97%, con solo 1.800 persone intercettate fra Turchia e Grecia. Nella rotta verso le isole greche più vicine alla Turchia continua ad essere di nazionalità siriana la percentuale più ampia dei migranti, ma resta alta la presenza di afghani e pakistani.
"Nei quattro mesi in cui è entrato in vigore l'accordo Ue-Turchia ed in cui la Fyrom/Macedonia ha applicato politiche più strette al confine con la Grecia, sono stati circa 8.500 i migranti intercettati nella regione del Mediterraneo Orientale, mentre nei primi tre mesi dell'anno erano state 151.000".
Frontex inoltre osserva che lungo la rotta balcanica propriamente detta, i numeri dei passaggi illegali è "crollato del 94% su base annuale" scendendo ad appena 2.160, di cui quasi un terzo di afghani. (ANSAmed).