(di Francesco Tedesco) (ANSAmed) Nafpaktos, 16 ott - "In
estate e nel periodo di Natale si facevano anche tre ore di coda
in auto per prendere il traghetto e attraversare, ora con il
ponte tutto è facile". Lo dice con un sorriso di soddisfazione
Ioannis, l'autista che ama i film di Benigni e porta a Nafpaktia
un gruppo di buyers internazionali. L'antica Lepanto, che sorge
dalla parte opposta del Golfo di Corinto rispetto a Patrasso, è
ora una località turistica molto amata dai greci, ma poco
conosciuta dai turisti stranieri, proprio perché per
raggiungerla bisognava attraversare in nave il Golfo.
"Quell'attraversamento era l'incubo delle donne incinte -
racconta Calliope, che lavora nel turismo locale - perché spesso
per il maltempo il traghetto non partiva e non si poteva
raggiungere l'ospedale".
Poi è arrivato il grande Ponte Rion, realizzato nel 2004 e
inaugurato il giorno prima della cerimonia di apertura delle
Olimpiadi di Atene. E ora sul ponte, costato 800 milioni di euro
e gestito fino al 2015 dalla francese Gefyra, che fa pagare 13
euro ogni passaggio delle auto, Regione e imprenditori basano le
prospettive di sviluppo del turismo della zona.
Per questo a Naftpakia un gruppo di imprenditori ha lanciato
un proprio "Expo" del turismo alternativo, che presenta al mondo
questa parte della Grecia, diversa dalle isole, ma altrettanto
affascinante. "C'è il mare, c'è la storia della battaglia di
Lepanto e ci sono i monti alle spalle", racconta Taki, un tour
operator greco che dagli anni '80 si è trasferito in Olanda, da
dove manda centinaia di turisti in Grecia. A un'ora di auto da
Nafpaktos si arriva ai 1500 metri di Ano Kora, cittadina di
montagna dove sono stati disegnati 150 chilometri di sentieri
tra i boschi incontaminati per il trekking e dove si può
sfrecciare in moto o in mountain bike tra i tornanti.
Ma a Nafpaktos si respira anche l'odore della storia: qui nel
1571 ci fu la furiosa battaglia di Lepanto tra la flotta
cristiana e quella musulmana, per il controllo di Cipro e di
questa parte del Mediterraneo. Oggi a ricordarla c'è un Museo
che conserva anche una riproduzione di una galera della flotta
cristiana e un cartello davanti al porticciolo antico, cinto di
mura e che d'estate ospita le barche dei turisti pronti a
sbarcare in uno dei tanti bar alla moda della piazzetta, per
bere un bicchiere di Tsipouro, una sorta di grappa ottenuta
dalla seconda spremitura delle bucce d'uva.
"Questa zona è la Sterea Ellas - racconta Taki - il vero
cuore della Grecia. Qui si vede qualche italiano, ma i turisti
internazionali devono ancora scoprirla". La frontiera su cui si
punta davvero è quella del turismo russo, alla ricerca di nuove
mete e nuovi sapori. E ci punta anche il governo greco che sta
completando le infrastrutture dopo il ponte, anche se tra mille
difficoltà: la lunga superstrada che collega il Golfo di Corinto
ad Atene è in costruzione da molti anni, due mesi fa è stata
aperta la prima carreggiata che corre di fianco al cantiere
della seconda, si viaggia nei due sensi di marcia ma i greci
sfruttano anche le corsie di emergenza: "L'abbiamo trasformata
in una corsia e mezza, ma a marzo sarà pronta", racconta ancora
l'autista mentre sorpassa quasi sfiorandolo uno dei tanti tir
che portano a est i container sbarcati da Ancona. Le merci
arrivano, ora Nafpaktos vuole il boom anche di turisti.
(ANSAmed).