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Migranti: dopo crisi 2015 Samos cerca rilancio turismo

Sindaco,situazione migliorata con 2.500 migranti.-16% visitatori

23 novembre, 10:05

(di Cristiana Missori) (ANSAmed) - ROMA, 23 NOV - Dopo l'emergenza migranti vissuta nell'estate 2015, l'isola greca di Samos cerca di voltare pagina e punta a far tornare i turisti. Il calo di presenze è innegabile: ''dai circa 135 mila visitatori dello scorso anno ai 120 mila del 2016''. Un calo del 16%, come ha ricordato il sindaco, Michalis Angelopoulos, intervenuto ieri sera a Roma alla serata per la promozione dell'isola, organizzata dall'Ente del Turismo ellenico in Italia e ospitata nella residenza dell'ambasciatore in Italia, Themistoklis Demiris. Ottava isola della Grecia, situata a solo 1 km di distanza dalle coste turche, la patria di Pitagora e Epicuro, ''ospita al momento circa 2.500 migranti - tra hot spot, piccole abitazioni e tende - originari dalla Siria, Iraq, Pakistan, Marocco, Algeria'', ricorda Angelopoulos. Oggi le cose vanno nettamente meglio, conferma, dopo l'accordo tra Unione europea e Turchia gli sbarchi si sono quasi del tutto fermati. ''Dal 10 ottobre al 21 novembre sono giunti sull'isola 938 migranti. Negli ultimi mesi, spiega, ''l'isola ha compiuto molti sforzi per salvaguardare i suoi circa 7 mila abitanti e sostenere l'economia che per l'85% si basa sul turismo'', attratto dalle sue splendide spiagge, il sole, la gastronomia, i vini, la natura, ma soprattutto dai suoi 3 mila anni di storia - testimoniati dai suoi innumerevoli siti archeologici alcuni dei quali inseriti nella Lista del Patrimonio Unesco dal 1992. In questo anno e mezzo l'isola ha dato prova di sapere accogliere e convivere con la presenza di migranti e rifugiati.

''Per il momento - fa sapere il sindaco - non abbiamo registrato incidenti o episodi di razzismo tra residenti e migranti. Stiamo cercando di trovare un equilibrio tra queste realtà. E non penso ci sia alcun pericolo per turisti o per gli studenti dell'Università dell'Egeo - circa 2000 - che risiedono permanentemente sull'isola''. Certo è, aggiunge, che Samos non è in grado di supportare al meglio tutti questi migranti. ''Per questo abbiamo chiesto che le famiglie e i bambini che hanno bisogno di sostegno economico, psicologico, sanitario, vengano trasferiti ad Atene entro dicembre. In tutto circa 500 persone''. Quello che serve - fa notare - è ''uno status speciale che tuteli isole come Samos o la Sicilia. Insieme ai sindaci di Lampedusa, Calais e di molte località della Turchia stiamo collaborando e portando avanti le nostre istanze anche in Europa. Promuovere l'isola, che ha posto la sua candidatura a Capitale europea della Cultura per il 2021, ''è un dovere nazionale e morale'', ha voluto ricordare l'ambasciatore Demiris ''per tutto quello che ha fatto in termini di accoglienza Samos deve essere graziata e non punita''. (ANSAmed).

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