Roma ha infatti ha deciso di mantenere la posizione assunta nel negoziato, anche col 'veto' sul riesame del budget pluriennale. Nonostante i passi in avanti nella direzione auspicata da Roma per vedere maggiori fondi destinati ai capitoli di crescita, lavoro e migranti per il 2017, resta "la riserva" sul "pacchetto complessivo fino al 2020", per il quale c'è ancora "molto lavoro da fare", avverte il sottosegretario Sandro Gozi.
Sulla stessa posizione anche Atene, mentre Londra si è astenuta, per una riserva espressa dal Parlamento nazionale.
Se da un punto di vista tecnico, il budget 2017 e quello pluriennale non sono legati, il segnale ribadito dall'Italia è da leggere in continuità: . L'appuntamento sul riesame del budget fino al 2020 è per il consiglio Affari generali di metà dicembre, in preparazione del summit dei leader Ue di 15 e 16.