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Migranti: Mouzalas, serve conferenza paesi ingresso

Ministro immigrazione greco, con Italia c'è sintonia

13 gennaio, 09:18

(ANSAmed) - ROMA, 13 GEN - Una conferenza dei paesi d'Europa che affrontano il peso dell'ondata migratoria, un incontro che dia il messaggio "che l'Europa deve condividere diritti ed obblighi", nel senso della solidarietà. E' questa l'idea discussa dal ministro dell'immigrazione greco Ioannis Mouzalas che a Roma ha incontrato il responsabile dell'Interno Marco Minniti.

"Non riusciremo a farla prima del primo consiglio europeo sotto la presidenza maltese, ma intendiamo organizzarla con Italia, Spagna, Cipro, Malta e Bulgaria", ha spiegato il ministro, aggiungendo che "occorre creare alleanze, anche perché ci sono alleanze contro di noi in Europa". Il riferimento è ai paesi come l'Austria e i paesi del gruppo di Visegrad, che in passato "avevano proposto che la Grecia e l'Italia diventassero 'depositi' per i migranti ed i rifugiati. Ma l'Europa non può essere questo. Questo porta al populismo e non facilita soluzioni né a livello europeo, né nazionale". Per Mouzalas, Italia e Grecia sono d'accordo che la riforma del regolamento di Dublino ipotizzata dalla Commissione Ue, "via ai ricollocamenti solo quando un paese raggiunge il 150% delle sue possibilità di accoglienza, non è accettabile, non si può chiedere ai nostri paesi, né è giusto per l'Europa". Per il Ministro, la soluzione, sulla quale c'è sintonia con l'Italia "è un meccanismo europeo obbligatorio dei rimpatri. Oggi non c'è: la Spagna può rinviare un migranti in Marocco, ma la Bulgaria non può; il Regno Unito può rimandare una persona in Pakistan, ma non la Grecia. Minniti su questo è stato molto positivo, ma mi ha detto che serve comunque un accordo bilaterale tra Italia e Libia, perché i tempi dell'Europa non sono certi".

Mouzalas e Minniti hanno anche parlato di sicurezza e terrorismo. "Abbiamo la responsabilità per tutta l'Europa di garantire la sicurezza. Molte volte gli altri europei hanno accusato noi perché i terroristi erano arrivati via Italia o Grecia, a causa di scarsi controlli. Ma non è vero, basta pensare all'autore della strage di Berlino. E' vero che era arrivato dall'Italia, ma poi dalla Germania ha attraversato vari paesi, e solo in Italia l'avete preso. E poi, noi siamo i paesi di ingresso, da dove altro potrebbero passare? In Grecia avevamo preso le impronte di alcuni dei terroristi di Parigi, ma poi nessun altro li ha mai controllati".

Infine, la situazione dei migranti in Grecia. "Quello che è successo a Lesvos (con le tende sommerse dalla neve e le condizioni dei migranti nei campi) non ci rende orgogliosi. Ma dopo lo sgombero di idomeni (il campo illegale nel nord della Grecia) noi garantiamo riscaldamento, cibo e assistenza medica al 99,3% dei 60.000 presenti in Grecia. Il problema è che sulle isole la gente ha paura di diventare come Ellis Island ed è difficile creare altri posti per l'accoglienza. Abbiamo mandato una nave ma i migranti hanno paura che li vogliamo portare in Turchia". (ANSAmed).

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