LAMPEDUSA (AGRIGENTO) - Un contrasto più efficace alla tratta di esseri umani, l'identificazione di tutti coloro che sbarcano e la necessità di fermare ogni forma di criminalità che, nei paesi europei, ruota attorno alle organizzazioni che gestiscono il traffico dei migranti. I capi delle polizie di nove paesi che affacciano sul Mediterraneo si ritrovano a Lampedusa, per trovare una strada comune per affrontare un fenomeno che durerà ancora per molto tempo. Attorno al tavolo, voluto dall'Italia, ci sono Francia, Spagna, Grecia, Portogallo, Croazia, Slovenia, Malta e Cipro.
Con un obiettivo comune, che il capo della Polizia Franco Gabrielli sintetizza così: "siamo un po' stanchi di fare analisi, più che sviscerare le ragioni dei fenomeni, che conosciamo bene, dobbiamo individuare, affrontare le criticità, e dare risposte".
Una battaglia che non può prescindere da un ruolo centrale di Malta, il cui rappresentante - il consigliere ministeriale del capo della Polizia Andrew Seychell - nega frizioni con l'Italia e parla di collaborazione quotidiana tra polizie.