NAPOLI - Il Rebetiko, genere di musica popolare greca, è stato inserito dall'Unesco nella lista del patrimonio immateriale dell'umanità. La decisione è stata presa nei giorni scorsi durante l'incontro annuale del comitato Unesco a Jeju, in Corea del Sud. Nella motivazione per l'iscrizione, l'Unesco spiega che il rebetiko contiene "inestimabili radici nei costumi, gli usi, le tradizioni e il modo di vivere specifico, ma soprattutto è una tradizione musicale viva, con un forte carattere simbolico, ideologico e artistico". L'Unesco ha spiegato che il genere musicale è un "forte punto di riferimento per la memoria collettiva e l'identità dei greci". Il rebetiko è nato tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo come genere musicale usato per esprimere le sofferenze della classe operaia nei quartieri poveri delle città. Con il tempo e con l'adesione ai suoi canoni di talentuosi cantautori e interpreti musicali, è diventata un modo di espressione artistica degli abitanti delle città della Grecia. Nel Rebetiko vengono usati strumenti musicali tradizionali greci a corda come il bouzouki e la baglamas, ma anche il santouri, una sorta di cembalo.