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Erdogan, veto a piani Nato se non condanna curdi

Presidente turco, 'patto marittimo con Libia non in discussione'

03 dicembre, 13:26

(ANSAmed) - ISTANBUL, 3 DIC - La Turchia bloccherà i piani Nato per la difesa di Polonia e Paesi baltici se gli Alleati non riconosceranno come terroriste le milizie curdo-siriane Ypg. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan prima di partire per il vertice Nato di Londra.

"Ci riuniremo e parleremo della questione con piacere. Ma se le organizzazioni terroriste contro cui combattiamo non vengono riconosciute dagli amici della Nato come gruppi terroristici, mi dispiace ma saremo contro tutti i passi che verranno intrapresi" nella difesa nei confronti della Russia, ha detto Erdogan, spiegando di aver già affrontato ieri la questione in una conversazione con il presidente polacco Andrzej Duda. Nei giorni scorsi erano emerse diverse voci sul veto di Ankara a un nuovo piano di difesa sul fronte orientale se non verrà accettata una sua dichiarazione che indica le milizie curde come una "minaccia" per la sicurezza turca e dell'Alleanza. La Turchia ha espresso forte disappunto per il mancato appoggio o l'esplicita opposizione verso la sua offensiva militare lanciata a ottobre contro le forze Ypg nel nord-est della Siria.

Per quanto riguarda le tensioni con la Grecia, Erdogan ha detto che la Turchia non intende rimettere in discussione il controverso accordo in materia di "cooperazione militare e di sicurezza" marittima firmato la scorsa settimana a Istanbul con il premier dell'esecutivo di accordo nazionale libico (Gna) riconosciuto dall'Onu Fayez al-Sarraj, che attribuirebbe ad Ankara il controllo su un'ampia porzione del Mediterraneo centrale e orientale, rivendicata anche da Grecia, Cipro ed Egitto. "Questo passo", ha detto il capo dello Stato, é un "diritto sovrano di Turchia e Libia" su cui Ankara "non intende discutere". Il premier di Atene Kyriakos Mitsotakis ha annunciato di voler sollevare la questione durante il summit. I dettagli dell'intesa tra Ankara e Tripoli non sono ancora stati diffusi, ma secondo i media il patto estenderebbe di circa un terzo l'ampiezza della piattaforma continentale turca, coprendo anche aree cruciali per possibili estrazioni di idrocarburi offshore.(ANSAmed).

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