(ANSAmed) - ROMA, 13 LUG - In Grecia più di 11.000
beneficiari di protezione internazionale, di cui molti
estremamente vulnerabili, rischiano di essere allontanati dai
loro alloggi ed esclusi dai sussidi decisi dal governo greco,
finendo così a vivere in strada senza rifugio, supporto, né
adeguate cure mediche. Lo segnala Medici Senza Frontiere,
sottolineando che tra loro c'è anche una una paziente di Msf
deceduta a giugno per arresto cardiaco poco dopo aver saputo che
avrebbe perso la casa, si legge in un comunicato. "Abbiamo
pazienti in gravi condizioni che vengono abbandonati, mentre
donne in fase avanzata di gravidanza dormono a Victoria Square,
nel centro di Atene" afferma Marine Berthet, coordinatrice
medica di Msf in Grecia. "Nel mezzo di una pandemia globale, i
governi dovrebbero proteggere le persone ad alto rischio di
contrarre il Covid-19, non gettarle in strada lasciandole senza
protezione, riparo o accesso alle cure mediche". Per supportare
le centinaia di rifugiati che dormono nelle strade di Atene, Msf
sta trasferendo chi ha maggiore urgenza di cure mediche nel
proprio centro ambulatoriale nella capitale greca, ma i bisogni
più elementari delle persone restano scoperti. L'organizzazione
chiede quindi urgentemente al governo greco, all'Ue e a tutte le
organizzazioni coinvolte nella fornitura di alloggi, a trovare
soluzioni abitative immediate per tutti i rifugiati che oggi
dormono nelle strade di Atene e di fermare gli sfratti fino a
quando tutte le barriere amministrative che ostacolano
l'integrazione e l'accesso alle cure mediche siano state
rimosse. (ANSA).
COM-RP/ S0B QBXB (ANSAmed).