Michaloliakos, 62 anni, negazionista della Shoah e ammiratore del nazionalsocialismo, è stato condannato con l'accusa di essere alla guida di una "organizzazione criminale". Alla lettura della sentenza, il pubblico in aula è esploso in applausi e urla di gioia, mentre all'esterno dell'edificio migliaia di manifestanti antifascisti si scontravano con la polizia, che ha sparato anche gas lacrimogeni. Oltre 15.000 persone, secondo le stime delle autorità, hanno preso parte alla manifestazione. Un gruppo di dimostranti ha attaccato la polizia con bombe molotov. Gli agenti hanno risposto usando gas lacrimogeni e un cannone ad acqua.
Michaloliakos era uno dei 68 imputati nel lungo processo del partito neonazista coinvolto in un omicidio e due tentativi di omicidio. Un membro del partito, Yorgos Roupakias, è stato riconosciuto colpevole dell'omicidio del rapper ed attivista di sinistra Pavlos Fyssas, avvenuto nel 2013 poco lontano da Atene.
Alla lettura della sentenza la folla dentro e fuori dal Palazzo di Giustizia di Atene ha esultato. Fyssas, 34 anni, era stato ucciso all'arma bianca nella notte del 18 settembre 2013 davanti a un bar nel suo quartiere, Keratsini, alla periferia ovest di Atene. L'assassino, che ha ammesso l'omicidio, rischia l'ergastolo.
Il processo è durato cinque anni e mezzo: tanto ci è voluto per giungere a un verdetto. Nelle scorse settimane c'è stata una forte mobilitazione in tutta la Grecia perché si arrivasse a una sentenza di condanna che riguardasse l'intero movimento.(ANSAmed).