(ANSAmed) - GERUSALEMME, 11 MAG - Una imponente colonna in
pietra rossa risalente al VI secolo d.C, destinata forse ad
ornare una importante chiesa bizantina, è tornata casualmente
alla luce nei giorni scorsi durante lavori di ristrutturazione
in un quartiere residenziale di Gerusalemme. Alta sei metri e
con un diametro di 80-90 centimetri la colonna giaceva ancora su
un lato, nella cava originale dove era stata abbandonata perché
durante i lavori si era incrinata e non avrebbe comunque più
dato la necessaria affidabilità. Citato dal quotidiano Haaretz,
l'archeologo Yoram Tzafrir ha detto che colonne del genere erano
state menzionate dallo storico Procopio di Cesarea nella sua
descrizione della Chiesa Nea di Gerusalemme, una delle opere
bizantine più importanti nella città. Secondo le leggende
dell'epoca quelle gigantesche colonne monolitiche "dal colore
delle fiamme di fuoco" erano apparse in una maniera che aveva
del miracoloso. Quella pietra rossa ('Mizzi ahmar', in arabo)
era di una durezza particolare con cui in passato a Gerusalemme
solo gli esperti bizantini avevano saputo cimentarsi con
successo. Il suo uso - nota Haaretz - sarebbe ripreso solo nel
XIX.mo secolo, con l'introduzione degli esplosivi.(ANSAmed).