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MO: Peres bacchetta governo, monito su espansione colonie

Conseguenze potenzialmente fatali per Stato ebraico

11 luglio, 11:47

(ANSAmed) - TEL AVIV, 11 LUG - Un monito contro le conseguenze demografiche - potenzialmente fatali per lo Stato ebraico - di un'espansione delle colonie nei Territori occupati e' stato rivolto nelle scorse ore dal presidente israeliano, Shimon Peres, 88 anni, premio Nobel per la pace nel 1994, durante una cerimonia pubblica a Gerusalemme. Lo riferiscono i media locali con evidenza, notando che i toni del discorso - non nuovi da parte dell'anziano presidente ed ex leader laburista - appaiono una bacchettata indiretta verso il movimento dei coloni, ma anche verso la destra nazionalista che domina la coalizione di governo guidata dall'attuale premier, Benyamin Netanyahu.

''La presenza di colonie israeliane in territori a forte maggioranza araba implica (in caso di annessione, ndr) un cambiamento demografico sul quale occorrerebbe riflettere bene prima di agire'', ha avvertito Peres. ''E' dubbio - ha poi aggiunto con una punta di sarcasmo - che uno Stato ebraico possa rimanere ebraico senza una maggioranza ebraica''.

Le parole del capo dello Stato riecheggiano a pochi giorni dalla pubblicazione di un rapporto d'un comitato di giuristi graditi a Netanyahu in cui si raccomanda di legalizzare persino gli avamposti selvaggi dei coloni e si nega - per la Cisgiordania come per Gerusalemme est - il concetto stesso di Territori occupati. Esse sono state subito rimbeccate con stizza da Danny Dayan, alfiere del maggiore organismo di rappresentanza dei coloni, stando al quale Peres avrebbe ''abusato ancora una volta dell'istituzione presidenziale''. E comunque si baserebbe su un'interpretazione ''inesatta'' dei dati statistici.

(ANSAmed)

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