Proprio la proposta di riforma - la legge attualmente in vigore esclude dalla leva gli ebrei ultraortodossi e gran parte della minoranza araba - ha spinto ieri il partito Kadima a lasciare la coalizione guidata da Benjamin Netanyhau, che dovrebbe tuttavia conservare la maggioranza parlamentare. La proposta messa in campo dal Likud, con una serie di concessioni agli ultra-ortodossi, era stata respinta dal leader di Kadima, Shaul Mofaz, secondo il quale il governo ha scelto di interessi di una minoranza, appunto gli ebrei ortodossi, rispetto agli interessi dello Stato ed al principio della giustizia nella spartizione dei doveri e di fronte alla legge. Lieberman - secondo quanto riferito dai media israeliani - stima anche che le prossime elezioni potrebbero svolgersi all'inizio del 2013. Lieberman, sostenitore di una riforma piena, ha aggiunto di credere che continuerà a lavorare con Nethanyhau, a dispetto del fatto che il primo ministro ha scelto di stare dalla parte dei partiti religiosi. Sulle possibilità di voto ha poi aggiunto: "Mi è chiaro che ci saranno elezioni il prossimo anno. La data ufficiale è il 22 ottobre, ma a partire da febbraio ogni data è possibile". (ANSA)
Israele: su legge leva Kalima lascia governo,Lieberman resta
Sotto accusa concessioni a ortodossi, si parla di elezioni
Proprio la proposta di riforma - la legge attualmente in vigore esclude dalla leva gli ebrei ultraortodossi e gran parte della minoranza araba - ha spinto ieri il partito Kadima a lasciare la coalizione guidata da Benjamin Netanyhau, che dovrebbe tuttavia conservare la maggioranza parlamentare. La proposta messa in campo dal Likud, con una serie di concessioni agli ultra-ortodossi, era stata respinta dal leader di Kadima, Shaul Mofaz, secondo il quale il governo ha scelto di interessi di una minoranza, appunto gli ebrei ortodossi, rispetto agli interessi dello Stato ed al principio della giustizia nella spartizione dei doveri e di fronte alla legge. Lieberman - secondo quanto riferito dai media israeliani - stima anche che le prossime elezioni potrebbero svolgersi all'inizio del 2013. Lieberman, sostenitore di una riforma piena, ha aggiunto di credere che continuerà a lavorare con Nethanyhau, a dispetto del fatto che il primo ministro ha scelto di stare dalla parte dei partiti religiosi. Sulle possibilità di voto ha poi aggiunto: "Mi è chiaro che ci saranno elezioni il prossimo anno. La data ufficiale è il 22 ottobre, ma a partire da febbraio ogni data è possibile". (ANSA)