(ANSAmed) - BRUXELLES, 21 OTT - Al via la nuova 'missione per
la crescita' Ue del vicepresidente della Commissione europea
Antonio Tajani, che da oggi a mercoledì sarà in Israele,
accompagnato da una delegazione di 65 imprese d'Europa, con
l'obiettivo di firmare una serie di accordi per rafforzare la
cooperazione tra le due regioni. Numerosi gli incontri chiave
previsti, in particolare quello con il presidente israeliano
Shimon Peres, dove al centro ci saranno i rapporti Ue-Israele e
il rafforzamento della cooperazione economica e industriale, ma
anche la strategia Ue per uscire dalla crisi attraverso la
reindustrializzazione del continente. Tra gli incontri con i
massimi esponenti del governo israeliano, quelli con i ministri
dell'economia, Naftali Bennett, con cui verrà firmata una
lettera d'intenti per il rafforzamento della cooperazione
industriale, e con il responsabile della scienza, tecnologia e
spazio, Yaakov Perry, con verrà siglato un accordo per
migliorare la cooperazione nel settore dei sistemi di
navigazione satellitare. Con il ministro del turismo, Uzi
Landau, invece, verrà promossa una più forte cooperazione, nel
quadro dell'attuazione della dichiarazione congiunta Ue-Israele
sul turismo del 2011. Tajani vedrà anche il ministro
dell'energia e risorse idriche, Silvan Shalom, con cui
interverrà alla Conferenza sulle Tecnologie per l'Acqua e sulla
Tutela dell'Ambiente. Le tecnologie europee in questo settore
hanno infatti grandi potenziali in Israele, considerata la
scarsità dell'acqua e i crescenti bisogni legati
all'agricoltura. L'obiettivo della missione per la crescita a
Tel Aviv, che fa seguito alle ultime due avvenute tra giungo e
luglio rispettivamente in Russia e in Cina, è quindi triplice:
aumentare la cooperazione nei settori di industria, turismo,
spazio e innovazione, ma anche aiutare le imprese europee a
operare in Israele e promuovere i contatti imprenditoriali e
sviluppare opportunità di business, in particolare nell'ambito
di tecnologie abilitanti fondamentali, green tech, macchine per
la produzione, comunicazioni e spazio. L'Ue è del resto il primo
esportatore in Israele, con 17 miliardi di euro di valore e, con
12,6 miliardi, è il secondo importatore dopo gli Usa. (ANSAmed).