(ANSAmed) - TEL AVIV, 8 GEN - La protesta collettiva di
migliaia di migranti africani prosegue oggi per il quarto giorno
consecutivo con un raduno a Gerusalemme di fronte alla Knesset
(parlamento) durante il quale sara' consegnato un messaggio al
premier israeliano Benyamin Netanyahu. "Vogliamo incontrare
rappresentanti del governo e discutere assieme a loro soluzioni
che tengano conto sia degli interessi di Israele sia i nostri
diritti e in particolare quello di asilo per la nostra
comunita'", ha spiegato un portavoce del movimento di protesta.
"Consegneremo ad alcuni deputati una lettera per Netanyahu in
cui chiediamo di mettere fine agli arresti di quanti chiedono
solo di ricevere asilo. Israele - ha aggiunto - deve iniziare a
verificare le nostre richieste di asilo in modo trasparente, e
secondo gli standard internazionali".
In Israele risiedono 50-60 mila migranti africani, per lo piu' originari di Eritrea e Sudan. Ad innescare la protesta e' stato un emendamento alla legge sull'immigrazione che prevede l'obbligo per loro di concentrarsi in un centro di raccolta nel deserto del Neghev, dove peraltro viene impedito loro di lavorare. Quanti rifiutano di piegarsi a questa richiesta rischiano l'arresto.(ANSAmed).
In Israele risiedono 50-60 mila migranti africani, per lo piu' originari di Eritrea e Sudan. Ad innescare la protesta e' stato un emendamento alla legge sull'immigrazione che prevede l'obbligo per loro di concentrarsi in un centro di raccolta nel deserto del Neghev, dove peraltro viene impedito loro di lavorare. Quanti rifiutano di piegarsi a questa richiesta rischiano l'arresto.(ANSAmed).
