"Ci sono dei problemi", di natura politica, "sulla visita del Papa" in Terra Santa, ha spiegato Hammad facendo riferimento alle "richieste" portate avanti "da Israele" in merito all'agenda della visita del pontefice. Già nei giorni scorsi, in effetti, i media israeliani avevano sollevato critiche per la brevità della presenza di Francesco in Israele e per il fatto che la cerimonia principale, la messa conclusiva, fosse prevista a Betlemme, in territorio palestinese. E lo stesso custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, nelle ore successive all'annuncio della visita del pontefice, aveva sottolineato: "ora cominceranno i preparativi, con tante discussioni sul protocollo".
Soffermandosi sul ruolo che Francesco può avere per la pace in Medio Oriente, Hammad ha poi rimarcato "le buone intenzioni" mostrate da Francesco in questi mesi. Ma, ha ammesso il diplomatico, nei negoziati tra israeliani e palestinesi "le cose sono ben più complicate". (ANSAmed).