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Anp: Israele altera negoziati con Stato ebraico e Giordano

Si rischia interruzione trattative

16 gennaio, 13:38

(ANSAmed) - RAMALLAH, 16 GEN - Il premier Benyamin Netanyahu ''tenta di cambiare l' agenda dei negoziati'', e rischia di portare alla loro interruzione, quando avanza ''precondizioni mai sollevate in passato'' fra cui il riconoscimento di Israele come 'Stato ebraico' e la presenza ad interim del suo esercito lungo il Giordano, al confine con la Giordania. Lo ha affermato oggi, in un incontro con la stampa, Nabil Shaath, un rappresentante di spicco dell'Olp e membro del Comitato centrale di al-Fatah.

Riferendosi alla richiesta di Netanyahu che l'Anp riconosca Israele come uno 'Stato ebraico', Shaath ha polemicamente affermato: "Al fine di soddisfare la narrativa sionista, i palestinesi dovrebbero dunque sbarazzarsi della loro propria narrativa e dimenticare per sempre il diritto al ritorno dei profughi". Dietro alle richieste di Netanyahu, a suo parere, c'è "un catastrofico desiderio di distruggere gli sforzi del segretario di Stato Usa John Kerry", che funge da mediatore fra le parti.

Shaat ha detto che i palestinesi sono disposti ad accettare una presenza militare internazionale, "fino a che Israele si senta sicuro", nella valle del Giordano: "ma non vogliamo - ha precisato - la sua occupazione".

"Israele - ha spiegato il dirigente palestinese - è preoccupato che il regno giordano non sia capace di garantire la sicurezza sul confine contro infiltrazioni estere. Eppure allo stesso tempo si rifiuta di accettare una presenza palestinese o internazionale sul confine stesso". La richiesta di una presenza israeliana a tempo indeterminato in quella zona, ha concluso Shaath, ha come obiettivo il sabotaggio dei negoziati.(ANSAmed).

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