L'attrice, secondo Lieberman, "ha dato prova di coraggio di fronte all'ipocrisia e all'ottusità". "Il tentativo di organizzazioni filo-palestinesi di attaccarla non è riuscito a piegare l'attrice, né l'ha indotta a scusarsi. Ella ha anzi preferito attenersi ai propri principi in maniera chiara di fronte a chi, accampando argomentazioni infondate, porta avanti l'antisemitismo classico con metodi diversi", ha sostenuto Lieberman. Parole di congratulazioni sono giunte anche dalla negoziatrice israeliana, la ministra centrista Tzipi Livni che, nella sua pagina Facebook, scrive: "Tanto di cappello, Scarlett", che "è molto in gamba, bella e coraggiosa".
Le voci critiche contestano le attività economiche negli insediamenti dei Territori occupati, considerati illegali dalla comunità internazionale. L'attrice e coloro che ne difendono la decisione di accettare il ruolo di testimonial per la SodaStream giustificano invece la cosa notando che l'azienda impiega in Cisgiordania dipendenti sia israeliani sia palestinesi.
(ANSAmed).