Inoltre, ha aggiunto, la sua impressione e' che il presidente dell'Anp Abu Mazen non escluda in principio che un certo numero di coloni possano restare in Cisgiordania come cittadini del futuro Stato di Palestina.
Un esponente del movimento dei coloni ha tuttavia sostenuto che quando Indyk evoca la possibilità che 75-80 per cento dei coloni possano restare nelle proprie case ''egli include anche gli israeliani che risiedono a Gerusalemme est'', stimati in 200-250 mila. In Cisgiordania ne abitano altri 350 mila.
Fra le novità anticipate da Indyk a dirigenti della comunità ebraica negli Stati Uniti vi è la inclusione nella iniziativa di Kerry di indennizzi per centinaia di migliaia di ebrei che negli anni Cinquanta abbandonarono in massa i Paesi arabi, lasciandosi dietro i propri beni. Indyk, aggiunge la stampa israeliana, prevede infine che accordi definitivi di pace israelo-palestinesi richiedano ancora notevoli sforzi e non potranno concludersi prima della fine del 2014. (ANSAmed).