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Mo: media, negoziati Usa, 75% coloni resteranno in loro case

Kerry discute anche indennizzi per ebrei profughi da Paesi arabi

31 gennaio, 11:37

(ANSAmed) - TEL AVIV, 31 GEN - Nuovi elementi sull'accordo quadro che il Segretario di stato John Kerry si accinge a sottoporre ad israeliani e palestinesi sono anticipati dalla stampa che si basa su un incontro fra il mediatore Usa Martin Indyk e la comunità ebraica in Usa. Fra le novità: la previsione che il 75-80 per cento dei coloni resteranno nelle proprie abitazioni e la questione dell'indennizzo di centinaia di migliaia di ebrei profughi dai Paesi arabi. Per consentire a quei coloni di restare nei loro insediamenti Israele, ha spiegato Indyk, accetterà scambi di territori con la Palestina.

Inoltre, ha aggiunto, la sua impressione e' che il presidente dell'Anp Abu Mazen non escluda in principio che un certo numero di coloni possano restare in Cisgiordania come cittadini del futuro Stato di Palestina.

Un esponente del movimento dei coloni ha tuttavia sostenuto che quando Indyk evoca la possibilità che 75-80 per cento dei coloni possano restare nelle proprie case ''egli include anche gli israeliani che risiedono a Gerusalemme est'', stimati in 200-250 mila. In Cisgiordania ne abitano altri 350 mila.

Fra le novità anticipate da Indyk a dirigenti della comunità ebraica negli Stati Uniti vi è la inclusione nella iniziativa di Kerry di indennizzi per centinaia di migliaia di ebrei che negli anni Cinquanta abbandonarono in massa i Paesi arabi, lasciandosi dietro i propri beni. Indyk, aggiunge la stampa israeliana, prevede infine che accordi definitivi di pace israelo-palestinesi richiedano ancora notevoli sforzi e non potranno concludersi prima della fine del 2014. (ANSAmed).

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