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Gerusalemme, ferito rabbino, chiusa spianata moschee

Riapre venerdì. Anp, atto guerra. Svezia riconosce Palestina

30 ottobre, 19:37

Israel closes disputed holy site after attempted assassination Israel closes disputed holy site after attempted assassination

(ANSAmed) - ROMA - Altissima tensione a Gerusalemme dove il governo israeliano ha chiuso oggi in modo totale la spianata delle Moschee, con un provvedimento mai adottato dai tempi delle Seconda Intifada del 2000. Domani il terzo luogo più sacro per i musulmani sarà riaperto, seppur con limitazioni, al culto e alla preghiera. La serrata della spianata era stata definita dal presidente dell'Anp, Abu Mazen "un atto di guerra".

Dopo settimane di scontri tra polizia israeliana e palestinesi che contestano l'annuncio di nuovi mille insediamenti nella parte est, araba, della città santa, e i piani ricorrenti di dividere la spianata delle moschee in una area per musulmani e in un'altra per ebrei, ieri la situazione si è ulteriormente aggravata con il ferimento, in tarda serata, del rabbino Yehuda Glick, dirigente del gruppo nazionalista dei 'Fedeli del Monte del Tempio'. Glick era reduce da un dibattito sulle rivendicazioni ebraiche riguardo al Monte del Tempio, il termine con cui viene chiamata dai rabbini ultraortodossi la Spianata delle Moschee, quando è stato ferito gravemente , a colpi di arma da fuoco, da un uomo in motocicletta. Poche ore dopo, un'unità speciale della polizia israeliana ha fatto irruzione in un'abitazione di Gerusalemme est, alla caccia del responsabile. Il palestinese, Muataz Hijazi, "ha opposto resistenza alla cattura e gli agenti sono stati costretti a sparare", ha riferito la radio militare.

Poco dopo sono scoppiati nuovo incidenti incidenti: l'agenzia di stampa palestinese Maan sostiene che Hijazi e' morto dissanguato dopo essere stato lasciato a lungo sul terreno.

Giovani che volevano prestargli soccorso sono stati dispersi dalla polizia con proiettili di gomma.

L'uomo era un militante della Jihad islamica che risiedeva nel rione palestinese di Abu Tor, a Gerusalemme est. Nella sua abitazione, ha riferito la radio militare, e' stata trovata un'arma; la polizia, ha aggiunto, e' persuasa che sia stata utilizzata nell'attacco a Glick.

Il ministro della sicurezza interna Yitzhak Aharonovic ha chiesto rinforzi per la polizia di Gerusalemme. Oltre a proteste palestinesi per la chiusura della Spianata delle Moschee si temono anche atti di ritorsione di ultra' ebrei di destra per l'attacco al rabbino.

Per Netanyahu, dietro le violenze a Gerusalemme est ''c'e' una ondata di incitamento da parte di elementi islamici radicali e del presidente dell'Anp Abu Mazen che ha dichiarato che occorre impedire con tutti i mezzi agli ebrei di entrare nel Monte del Tempio".

Motivo di preoccupazione per il governo israeliano non sono solo le crescenti tensioni interne con i palestinesi, ma anche il quadro internazionale. Dopo lo scambio di insulti con gli Stati Uniti sui nuovi insediamenti, oggi il governo Netanyahu ha subito un altro smacco diplomatico. Infatti, come già preannunciato a inizio mese, la Svezia ha riconosciuto formalmente lo Stato della Palestina. L'ambasciatore israeliano aStoccolma è stato richiamato in patria, mentre il ministro israeliano degli esteri Avigdor Lieberman ironizzava che ''La Svezia dovrebbe comprendere che la situazione in Medio Oriente e' molto piu' complessa che non i mobili dell'Ikea''. Tuttavia su Israele, tutta la comunità internazionale preme perchè rinunci ai piani esansionisti su Gerusalemme Est. E' una decisione "illegale" che "solleverebbe nuovi dubbi sull'effettiva intenzione del Governo israeliano" sulla soluzione a due Stati, ha dichiarato - tra gli altri - il ministro degli Esteri Federica Mogherini. (ANSAmed).

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